Alleanza delle Cooperative del Piemonte e sindacati firmano l’accordo regionale per i Workers Buyout

È stato firmato nel pomeriggio di giovedì 3 giugno, nella sede di Torino di Alleanza delle Cooperative, l’Accordo regionale per la promozione e lo sviluppo dei workers buyout cooperativi in Piemonte. Protagonisti dell’accordo l’Alleanza delle Cooperative del Piemonte (Agci, Confcooperative e Legacoop Piemonte) e i sindacati Cgil, Cisl, Uil Piemonte.
Il documento stabilisce l’impegno per la diffusione e sostengo dei workers buyout cooperativi, o imprese rigenerate da parte dei lavoratori stessi che acquistano l’impresa salvandola dal fallimento o dalla chiusura per mancato passaggio generazionale.

“L’accordo regionale che firmiamo oggi è il frutto di un confronto chiaro e trasparente con le organizzazioni sindacali e rappresenta uno strumento importante per salvaguardare posti di lavoro e nel contempo garantire la continuità economica del nostro territorio. Il Piemonte è un tessuto imprenditoriale ricco che va preservato e aiutato: questa forma di impresa rigenerata può apportare quindi un contributo importante e confermare il ruolo di coesione sociale e il valore intergenerazionale della cooperazione, un attore di sviluppo che in molti casi può fare la differenza, in particolare alla luce dei prossimi mesi, che saranno decisivi per l’occupazione sul nostro territorio” – affermano il presidente di Alleanza delle Cooperative del Piemonte e di Legacoop Piemonte, Dimitri Buzio, e i co-presidenti Tino Cornaglia, presidente di Confcooperative Piemonte, e Alberto Garretto, presidente di Agci Piemonte.

I segretari regionali di Cgil Piemonte, Pier Massimo Pozzi, Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, Uil Piemonte, Gianni Cortese, hanno sottolineato: “Crediamo fortemente a questo accordo e abbiamo lavorato all’unisono per un obiettivo comune, secondo competenze differenti. Siamo molto soddisfatti perché, in una fase che si farà indubbiamente sempre più critica per il mondo del lavoro, seppur ammorbidita da una serie di misure nazionali, un accordo sul tema del Workers Buyout arricchisce la cassetta degli attrezzi a disposizione delle imprese del territorio. Promuovere i WBO significa imprimere un’accelerazione alla partecipazione dei lavoratori ai processi d’impresa. Ma non è tutto. Quello firmato oggi è uno strumento che rafforza ulteriormente un sodalizio per la promozione della buona cooperazione e per il contrasto al dumping contrattuale, mettendo sotto i riflettori la partecipazione dei soci lavoratori e l’autoimprenditorialità come collettività.”

Alla firma dell’accordo era presente anche l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, che ha dichiarato: “Credo in questo strumento che, mai come in questo momento di grande difficoltà per il mondo del lavoro, potrà essere una grande opportunità oltre ad un’alternativa alla continuità occupazionale. Si tratta certamente di un modello di cui non si parla ancora abbastanza e per il quale bisogna lavorare per creare azioni e strumenti di supporto, ma che può trovare attuazione tanto in casi di crisi aziendale o processi di ristrutturazione, quanto a fronte di difficili ricambi generazionali nelle imprese familiari. Il nostro impegno come Regione Piemonte è quello di garantire a ciascun lavoratore la possibilità di riformulare le proprie competenze, attraverso formazione e aggiornamento continuo e performante tale da potersi ricollocare sul mercato del lavoro: un aspetto che non va trascurato in un momento storico come quello che stiamo attraversando, di grandi cambiamenti per il nostro territorio e la nostra Nazione”.

Anche il presidente nazionale di Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, presente per l’occasione, ha osservato come: “Il protocollo d’intesa sottoscritto con i sindacati a livello nazionale a inizio anno e ora a livello territoriale è un segnale molto importante. Stiamo vivendo in una bolla di incertezza, ma quando si tornerà alla normalità sappiamo che ci sono pezzi del nostro sistema economico che non reggeranno. I Workers Buyout sono per le piccole e medie imprese uno strumento utile per attenuare l’impatto economico del post-pandemia e preservare patrimoni imprenditoriali e posti di lavoro”.