Alla scuola media Goltieri di Asti consegnato “Il patentino per lo smartphone”

Nell’ambito dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa d’Istituto, a maggio di quest’anno per la prima volta le classi seconde della scuola Secondaria “Goltieri” sono state coinvolte nel progetto “Un patentino per lo smartphone” (in collaborazione con Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, Polizia di Stato, ARPA Piemonte, ASL Asti, Prefettura di Asti).

Il progetto è finalizzato a sensibilizzare i ragazzi ad un uso consapevole dello smartphone ed alla prevenzione dei rischi (v. cyberbullismo) derivanti da un utilizzo inadeguato. Similmente a quanto avviene per il motorino (per ottenere il quale e potere liberamente circolare è necessario conoscere il codice della strada e superare un esame), allo stesso modo (al termine di un percorso progettuale di 8 ore durante il mese di maggio condotto dal prof. Stefano Spertino e dalla prof.ssa Rosella Vercelli) nella mattinata del 9 giugno 2021 il patentino per lo smartphone è stato consegnato ai ragazzi delle classi seconde.
In precedenza era stato somministrato agli alunni uno specifico test relativo all’acquisizione delle competenze previste e successivamente sono state coinvolte le famiglie, invitate a sottoscrivere con i figli un “Patto” a responsabilità condivisa sull’utilizzo dello smartphone.

La consegna del Patentino si è tenuta nel cortile di ingresso della scuola Secondaria “Goltieri” alla presenza del Sindaco Maurizio Rasero, dell’Assessora all’Istruzione del Comune di Asti Elisa Pietragalla, del vice-intendente della Polizia Postale Claudio Turetta, della Dirigente scolastica dott.ssa Rosa Savarese e dei genitori rappresentanti di classe. Dopo gli interventi delle autorità e la condivisione del testo del Patto (letto simbolicamente da un alunno e da un genitore per ciascuna classe) è stata data voce ai ragazzi, che hanno presentato alcune interessanti e profonde riflessioni circa il percorso educativo appena concluso.

Attraverso il dialogo, la condivisione di video e schede, la realizzazione di attività in presenza durante le ore di progetto sono maturate negli alunni nuove consapevolezze circa i pericoli della rete, l’importanza dell’utilizzo di spirito critico e intelligenza nel mondo virtuale, l’inestimabile valore delle relazioni autentiche e della vita reale (troppo spesso distortamente filtrate dallo schermo di un dispositivo), la tutela di immagini e dati personali, l’impatto ambientale degli smartphone, i grandi guadagni realizzati dalle multinazionali in contrasto con lo sfruttamento di tanti lavoratori (spesso minorenni) sottopagati per l’estrazione del coltan, ecc…
Da questo percorso i ragazzi escono di certo più consapevoli e anche un po’ meno soli: insegnanti, genitori e istituzioni sul territorio li accompagnano, li sostengono e sono pronti a dare loro tutto l’aiuto di cui potrebbero necessitare in caso di pericolo o difficoltà in rete.
Tuttavia il messaggio di gran lunga più importante che i ragazzi hanno capito e fatto loro è però sicuramente questo: il primo e più potente antivirus mai inventato al mondo è il loro cervello.