A Barolo la proiezione del docufilm “Vite!” sui Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Giovedì 24 giugno alle 21 a Barolo, presso il Tempio dell’enoturista del WIMU (il Museo del Vino), verrà proiettato per la prima volta su maxi schermo “Vite!”, il docufilm che racconta i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, tra i tesori italiani Patrimonio dell’Umanità.

L’opera (65 minuti di film in HD, con una versione sottotitolata in inglese) è un tassello del Progetto Memoria e Tradizioni delle Vigne, realizzato con i fondi del MIBACT, “grazie al quale sono state raccolte e archiviate immagini e video testimonianze della cultura del vino, esperienze di vita e di lavoro di coloro che quotidianamente sono in campo per custodire e tramandare la cultura dei paesaggi vitivinicoli, patrimonio immateriale dell’Umanità”, commenta Gianfranco Comaschi, presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ente gestore del sito.

L’evento di giovedì 24 giugno, inserito nel programma di Barolo Città Italiana 2021 del Vino, cade a ridosso del settimo compleanno del 50° sito UNESCO ed è la prima presentazione ufficiale del film lanciato su YouTube lo scorso anno, durante il primo lockdown.

“Finalmente dopo le lunghe e faticose restrizioni a cui ci ha costretto la pandemia potremo condividere la proiezione con il pubblico in presenza – commenta il direttore Roberto Cerrato – avremo con noi il regista e tutti i protagonisti del film, uomini e donne testimoni della storia e delle tradizioni hanno reso possibile il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità”.

Girato nell’arco di due anni, assecondando il ritmo immutabile delle stagioni, il film segue, ritratti nella loro quotidianità, potatori, vignaioli, bottai, mastri cantinieri, giovani studenti della scuola enologica di Alba, storici, ricercatori. Un viaggio epico attraverso le colline e i paesi che punteggiano l’area del Sud Piemonte, inserita nel 2014 nella World Heritage List dell’UNESCO.

Vendemmie, feste e giochi popolari, architetture rurali, cantine avveniristiche accanto a ciabot e infernot: le immagini compongono un mosaico variegato e complesso, così come complesso è il tessuto socio-economico e culturale che anima uno dei distretti enologici più prestigiosi al mondo.

Unite dal filo sottile e simbolico di un gomitolo rosso, sul grande palcoscenico verde si intrecciano storie e tradizioni, memorie e speranze, sfide e ripartenze, come in ogni grande viaggio che si rispetti. E allora non è un caso che l’inizio del racconto sia affidato a quel mare ancestrale che un tempo ricopriva buona parte dell’attuale Piemonte. Un richiamo alle origini, un passo dentro il mito.

Come dice l’antropologo Piercarlo Grimaldi, nel suo ruolo di “Virgilio” all’interno del film, “non c’è stata interruzione di saperi da padre in figlio, da nonno a nipote: tutte le generazioni continuano a narrare incessantemente i miti di questa terra. La speranza è che questo modello si sappia mantenere e sappia narrare e ri-narrare incessantemente i miti di questo territorio”.

Ai partecipanti della serata verrà omaggiato un volume appena pubblicato dall’Associazione sull’internazionalizzazione del territorio UNESCO.

Per esigenze di distanziamento i posti sono limitati: è necessaria la prenotazione alla mail info@paesaggivitivinicoliunesco.it entro il 23 giugno.