Società con sede fittizia in Svizzera e operativa nell’Astigiano scoperta dalla Finanza, evasi oltre 2,5 milioni di euro

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Il Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Asti ha contestato l’evasione fiscale internazionale realizzata, tramite l’estero-vestizione di una società esercente l’attività di commercio all’ingrosso di prodotti vinosi, compiuta da due imprenditori italiani che, negli anni dal 2018 al 2020, hanno omesso di versare imposte per oltre 1 milione di euro nonché evaso l’Iva per 1,5 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Asti, nel dicembre scorso, avevano portato all’esecuzione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di 5 indagati e dell’obbligo di dimora per ulteriori 4 per vari delitti di falso e frode in commercio in ambito nazionale e internazionale nel settore vitivinicolo, nonché per reati tributari, per riciclaggio ed autoriciclaggio.

Con i dati acquisiti durante le perquisizioni è stato possibile accertare la residenza fiscale sul territorio nazionale di una delle società coinvolte nell’esportazione del vino che era stata formalmente ed artatamente localizzata in Svizzera sebbene, di fatto, avesse la sede direttiva, amministrativa e operativa sul territorio italiano.
Il rappresentante legale della società estero-vestita è stato denunciato per il reato di omessa dichiarazione.

L’attività posta in essere rientra nelle funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza volte al contrasto all’economia sommersa che non solo sottrae preziose risorse finanziarie alla collettività, ma pone in essere una vera e propria forma di concorrenza sleale in quanto, grazie all’indebito risparmio fiscale, le aziende coinvolte possono permettersi di praticare prezzi fuori mercato, danneggiando, soprattutto in questa difficile congiuntura, gli imprenditori che rispettano le regole.

guardia di finanza asti

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