No alla privatizzazione: sciopero dei dipendenti della Casa di Riposo Città di Asti

Consegnate al sindaco le centinaia di firme raccolte in queste settimane contro la privatizzazione

Si è tenuto ieri mattina, giovedì 27 maggio, lo sciopero dei dipendenti della Casa di Riposo Città di Asti contro la privatizzazione della struttura e per il ritiro del relativo bando.

Unitamente allo sciopero, che ha visto un’alta partecipazione del personale, si è tenuta una manifestazione in piazza San Secondo sotto il Municipio, cui hanno partecipato molti cittadini, lavoratori e lavoratrici della Casa di Riposo Città di Asti. Molte le forze politiche presenti che hanno portato il loro sostegno e la loro solidarietà al personale.

“La mobilitazione, che dura da diversi mesi, si è resa necessaria per dire con forza No alla privatizzazione della Casa di Riposo, per chiedere la stabilizzazione dei vincitori di concorso e per chiedere l’apertura di un dialogo con i vertici della Casa di Riposo, le istituzioni locali e la Regione Piemonte” affermano i rappresentanti sindacali che sono stati ricevuti dal sindaco di Asti. Il primo cittadino, cui sono state consegnate le centinaia di firme raccolte in queste settimane contro la privatizzazione, si è impegnato a convocare entro la prossima settimana le rganizzazion sindacali insieme ai vertici della casa di riposo al fine di trovare delle soluzioni che vadano incontro alle richieste dei lavoratori.

Intanto la mobilitazione continua. “Nuove iniziative sono state messe in cantiere per evitare la privatizzazione della struttura. Le Categorie del pubblico impiego di CGIL, CISL e UIL non escludono una manifestazione sotto il palazzo della Regione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della Casa di Riposo Città di Asti ne vengono escluse azioni legali contro la stessa” concludono i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.

[Fonte foto: pagina Facebook ufficiale Cgil Asti]