“La Regione paga davvero tutta la progettazione della tangenziale Sud-Ovest?”

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni del gruppo consiliare “Uniti si può”.


Il Sindaco Rasero, come suo costume, ha enfatizzato il finanziamento di 400.000 euro da parte della Regione per la progettazione della tangenziale, o bretella sud – ovest di Asti. Un’opera pubblica sulla quale per venti anni hanno dibattuto tutte le Amministrazioni, di vari colori, e che mai ha trovato il consenso degli abitanti della zona ovest di Asti. La differenza col passato, noi riteniamo, è proprio che se ne sia dibattuto; noi la tangenziale l’abbiamo vista spuntare dal nulla nel Piano generale del traffico urbano che, lo ricordiamo, è fermo da mesi e comunque non sostituisce la pratica di approvazione di un’opera pubblica.

Se il Sindaco, anziché fare sempre propaganda, fosse stato minimamente realistico, nel ringraziare avrebbe dichiarato che la Regione inizia a finanziare la progettazione dell’opera oppure contribuisce al finanziamento della progettazione. È facile capire perché, anche questa volta, il Sindaco “ciurla nel manico”. Il costo della tangenziale non compare nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2021-22-23 e il Consiglio Comunale non ha mai discusso l’opera. Sapendo di non poter finanziare con risorse proprie l’infrastruttura il Sindaco ha fatto atterrare la tangenziale, insieme a tante altre iniziative di dubbia utilità e vero interesse per la città, nel Recovery Plan presentato al Governo che dovrà decidere quali opere finanziare. Finanzierà un’opera pubblica mai discussa dal Consiglio comunale? Sono appaltabili progettazione ed esecuzione di un’opera non approvata dal Consiglio Comunale? Crediamo di no!

In tale documento è stato previsto un costo di 100 milioni di euro; non si tratta di bruscolini! Tale importo previsto è ben superiore alla soglia di spesa comunitaria fissata in 5 milioni e 548 mila euro, pertanto dovranno essere avviate gare di appalto sia per la progettazione, sia, ovviamente, per la realizzazione, se mai si arriverà a tale punto. Tra l’altro è singolare che, nel documento del Sindaco sul recovery, i tempi di questa opera siano scritti in 48 mesi mentre per le altre opere si parla di anni. Spieghiamo perché la Regione non finanzia totalmente la progettazione; semplicemente perché su di un costo totale previsto di 100 milioni, 400 mila euro per tutte le progettazioni non possono bastare. Infatti la percentuale dei costi di progettazione sul totale dell’importo in Italia si aggira, a seconda della complessità dell’opera, attorno al 5%. Basta fare una banale proporzione, che lasciamo calcolare al Sindaco, per capire che la Regione non finanzia l’intera progettazione ma solo una parte di essa. Si aggiunga poi che, nel rispetto del D.M. n. 14 del 16/1/2018, per avviare opere di questo costo occorre approvare “il documento delle alternative progettuali” quindi, nei fatti, più ipotesi progettuali per scegliere la migliore. Naturalmente sono scontate, nelle 3 fasi progettuali, tutte le complesse e indispensabili indagini preliminari: geologiche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche ecc. ecc. Oltre, naturalmente agli studi di fattibilità ambientale e paesaggistica.

Che idea ha il Sindaco della bretella? Nei 100 milioni da lui indicati è previsto, come in origine, un nuovo ponte sul Tanaro? Quale e dove passerà il tracciato? Considerato che negli anni la zona si è molto antropizzata, quante corsie avrà la tangenziale? É previsto, come in origine, un devastante tunnel in Valle S. Pietro? Forse il Sindaco, se ha già le idee chiare, visto che deve appaltare una gara di progettazione, farebbe bene a discutere prima con la sua maggioranza, poi con tutto il Consiglio Comunale non dimenticando, tra un passaggio istituzionale e l’altro, che anche gli astigiani, in particolare gli abitanti di Asti Ovest, andrebbero consultati. Consultare è un optional?

Mauro Bosia – Michele Anselmo