Idee per il fine settimana… Girovagando a Calosso, tra i crotin, il castello e Bricco Crevacuore

Se siete lettori del mio sito giornarunner.com avrete già avuto modo di conoscere alcune “chicche” su Calosso: il mio racconto è infatti iniziato nei mesi scorsi sotto terra, dai Crotin, per poi puntare in alto, al punto panoramico di Bricco Crevacuore.
Oggi ve lo propongo come meta per una gita fuori porta, passando dal centro e andando a scoprire anche punti magari meno conosciuti.

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Calosso è un paese vivace, con un’amministrazione che è molto attiva nel valorizzare il paese e le sue peculiarità. Oltre alla famosa Fiera del Rapulè, che si svolgeva prima della pandemia nel mese di ottobre e che apre i Crotin, le cantine scavate nel tufo, qui presenti sotto tantissime case, la scorsa estate il paese è stato animato da una lunga serie di eventi musicali, culturali ed enogastronomici, ospitati nel parco del castello messo a disposizione dalla proprietà, la famiglia Balladore Paglieri. Calosso è ricca anche di ristoranti, non solo di bellezza architettonica e paesaggistica, ed erano proprio loro a rifornire le borse dei partecipanti ai pic nic, con vasta scelta tra quattro menù tipicamente locali.

Per raggiungere il castello si attraversa il centro storico. Un punto in cui fermarsi prima di raggiungere la vetta è sicuramente il punto panoramico in via Cairoli, davanti al palazzo che ospita il Comune. Si possono ammirare i vigneti riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco, siamo proprio in core zone, nel cuore dei paesaggi vitivinicoli che hanno ottenuto questo prezioso riconoscimento nel 2014.

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Salendo tra i vicoli ci troviamo di fronte all’arco di via Roma che ci porta in piazza Castello, davanti alla Chiesa di San Martino e di fronte al portone del Castello di Calosso. Uno strettissimo vicolo ed una ripida scalinata collega questa piazza a via San Martino, dove si trova la Cantina di Calosso, una delle primissime cantine sociali del Piemonte, da oltre un secolo simbolo del Moscato d’Asti e dei vini piemontesi nel mondo, nata nel 1898, anche se ufficialmente la prima forma di “società” tra viticultori del luogo è datata 15 agosto 1904.

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Da Calosso si gode di un panorama mozzafiato a 360 gradi su Monferrato, sul Roero e sulle Langhe a seconda di dove si è. E’ un gioiello che svetta tra le colline perchè con i suoi 399 metri è il paese più alto di questa zona a sud di Asti.

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A due chilometri dal centro, in direzione sud, c’è Bricco Crevacuore. E’ un punto panoramico spettacolare, che regala una vista sulle vicine Langhe e sui vigneti Patrimonio dell’Umanità da restare senza fiato. Sul Bricco c’è anche una torre, su cui si può salire, dedicata la partigiano di Costigliole d’Asti Corrado Bianco, che proprio qui fu ucciso durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma Bricco Crevacuore nasconde anche altri segreti… volete scoprirli? Allora cliccate qui -> Bricco Crevacuore, punto panoramico che racconta storie del passato…

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Foto a cura di Maria Grazia Billi.