Approvato dalla Giunta regionale del Piemonte il disegno di legge sul contrasto alla diffusione del Gioco d’Azzardo Patologico

Il disegno di legge “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)”, approvato questa mattina dalla Giunta regionale e destinato ora all’esame del Consiglio, introduce una nuova disciplina del gioco lecito e allo stesso tempo si prefigge l’obiettivo di contenere e salvaguardare i soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico.

Tra le novità introdotte dal disegno di legge si segnalano:
* L’accertamento della maggiore età e la conseguente possibilità di utilizzo degli apparecchi per il gioco attraverso idoneo lettore del codice fiscale o della tessera sanitaria posizionato su ogni apparecchio del gioco lecito, nel rispetto della normativa in materia del trattamento dei dati personali.

* La Regione istituisce, presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze patologiche (OED
Piemonte), la Sezione tematica sul G.A.P., con funzione consultiva.

* Vengono stanziati 955mila euro annui per la lotta e il contrasto delle ludopatie, grazie all’utilizzo dei fondi ministeriali per la tutela della salute e il contrasto al gioco patologico.

* Per rendere omogenee sul territorio regionale le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco, i
titolari delle sale da gioco, delle sale scommesse e degli spazi per il gioco sono tenuti, nell’arco dell’orario di apertura previsto, a rispettare le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco. Fasce orarie che, a differenza del passato, saranno omogenee per tutto il territorio regionale, in modo da scongiurare il rischio del “pendolarismo del gioco”.

* Il distanziometro a 400 metri dai luoghi considerati sensibili (tra cui compro oro, bancomat, scuole, ospedali) non trova applicazione nei casi in cui il rispetto delle distanze ivi previste venga meno per fatti sopravvenuti. Cioè nel caso in cui l’apertura di questi luoghi sensibili avvenga cronologicamente dopo l’apertura dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco legale.

* Introduzione logo regionale e istituzione della giornata “Slot, no grazie!”

* Chi ha dismesso gli apparecchi in forza della legge 9/2016 può rivolgere istanza per reinstallarli senza che ciò venga considerata nuova apertura. Pertanto si elimina l’effetto di retroattività della vecchia legge. SPECIFICA: La possibilità di riposizionare apparecchi per il gioco legale per gli esercizi pubblici e commerciali che li avevano già collocati alla data del 19 maggio 2016 varrà esclusivamente per sale gioco e sale scommesse (cosi come indicato dall’articolo 18 del DDL che fa riferimento a “esercizi pubblici e commerciali di cui all’art.2 comma 1 lett. c) e d)”. Sono quindi esclusi i bar. Per quanto riguarda le nuove aperture vale invece, per tutti, la regola del mantenimento di una distanza di 400 metri dai luoghi sensibili.

“Con questo disegno di legge investiamo un milione di euro l’anno per combattere la ludopatia e contemporaneamente saniamo un problema che si era creato con la vecchia legge, cioè la retroattività di una norma che danneggiava gli operatori legali di un settore in cui lavorano migliaia di persone – afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. Facciamo anche di più, però, perché per la prima volta verrà reso omogeneo su tutto il territorio regionale l’orario di chiusura degli apparecchi, evitando il pericolo di ‘pendolarismo del gioco’, e si introduce l’obbligo di utilizzare la tessera sanitaria per utilizzare le slot, accertando quindi l’età reale degli utenti e combattendo il gioco minorile. Siamo ovviamente aperti al dialogo con tutte le forze politiche che vorranno discutere seriamente in merito a questo testo, per migliorarlo e renderlo il più utile possibile per i cittadini e i lavoratori”.