Amnesty International 1961-2021: una mostra ad Asti su 60 anni dalla parte dei Diritti Umani

Quando, 60 anni fa, l’avvocato inglese Peter Benenson ebbe l’idea di lanciare un “Appello per l’amnistia” per chiedere la scarcerazione dei prigionieri di coscienza nel mondo, non sapeva di aver dato vita a quella che diventerà una rete di persone, in ogni parte del pianeta, accomunate dall’impegno per la garanzia ed il rispetto dei diritti umani.

Amnesty International conta oggi oltre 7 milioni di soci e sostenitori in oltre 150 paesi nel mondo di cui circa 80.000 in Italia. Nella sua storia l’organizzazione ha svolto campagne per liberare i prigionieri di coscienza, abolire la pena di morte, porre fine alla tortura e alla violenza contro le donne, contrastare impunità e discriminazione, garantire il diritto all’alloggio, alla salute e all’istruzione, riaffermare i diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Ha, inoltre, ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1977 per l’attività di “difesa della dignità umana contro la tortura, la violenza e la degradazione” e per aver “contribuito a rafforzare la libertà, la giustizia e conseguentemente anche la pace nel mondo”.

In occasione della ricorrenza dei 60 anni, la struttura astigiana di Amnesty International ha organizzato la mostra “60 anni dalla parte dei diritti”, la storia di Amnesty International raccontata attraverso l’esposizione delle riproduzioni di alcuni poster delle sue campagne.

L’appuntamento è per venerdì 28 maggio 2021, in corso Alfieri 267, ad Asti, dalle 17 alle 19. Sarà anche presente un banchetto con materiali informativi sulle diverse campagne ed appelli, sulle attività e sui materiali disponibili per l’educazione ai diritti umani e per scoprire nuovi modi di attivarsi in maniera concreta per la promozione e la difesa dei diritti umani insieme agli attivisti di Amnesty International sul territorio.
L’iniziativa si svolgerà nel rispetto della normativa sanitaria Covid-19.