Rinnovato il Consiglio di amministrazione dell’Israt, Mauro Forno confermato presidente

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Martedì scorso, 27 aprile, l’assemblea consortile dell’Israt ha provveduto all’elezione del presidente e del Consiglio di amministrazione, giunti a scadenza.

All’unanimità alla presidenza è stato confermato Mauro Forno, docente ordinario di Storia contemporanea all’Università di Torino; con lui nella squadra del Cda i consiglieri uscenti Tullio Dezani, Grazia Bologna e Alessandro Cerrato e l’ingresso di Stefano Masino.

Masino sostituisce Carlo Berruti, che, come membro del Cda, ha assicurato negli ultimi 25 anni il proprio competente contributo alla crescita e al consolidamento dell’Israt. Forno ha illustrato all’assemblea il lavoro svolto nel quinquennio appena concluso, durante il quale il processo di crescita e di consolidamento del ruolo dell’Israt nel panorama culturale astigiano è proseguito grazie all’impegno degli amministratori e all’intenso lavoro svolto quotidianamente con serietà e passione da una struttura ridotta ma dinamica e competente: i due dipendenti, i docenti comandati, i collaboratori, i volontari e le volontarie del servizio civile.

Gli Enti aderenti al Consorzio sono oggi 57 e si sono rafforzati i rapporti e la collaborazione con le altre istituzioni e associazioni culturali, locali e regionali. L’Israt ha insomma in questi anni consolidato il proprio prestigio, anche all’interno della rete degli Istituti della Resistenza, con la presenza nel Cda dell’Istituto nazionale F. Parri del direttore Mario Renosio, inducendo positive ricadute sul peso e l’immagine della realtà astigiana rispetto a quella nazionale.

Forno ha anche ricordato alcune tra le più recenti pubblicazioni dell’Israt, che sono diventate un riferimento scientifico importante non solo nel panorama della storia locale: Un’altra storia, ricostruzione delle vicende della guerra civile nell’Astigiano attraverso le carte fasciste e tedesche e i processi celebrati nell’immediato dopoguerra; E’ la guerra…, raccolta dei diari inediti di Angelo Gatti, pubblicata presso la prestigiosa casa editrice il Mulino, che ha dato rilevo nazionale al fondo documentario conservato presso l’Archivio storico del Comune di Asti; Attila, Pepe e gli altri, rilettura tematica e problematizzata della storia della Resistenza astigiana alla luce delle più recenti ricerche documentarie e del dibattito storiografico nazionale.

Importante anche la partecipazione dell’Israt a ricerche nazionali, che hanno consentito la pubblicazione di saggi che ricostruiscono le vicende del territorio astigiano, inserendole nel più ampio panorama storiografico regionale e nazionale: Il libro dei deportati (Mursia); Paesaggi della memoria (Ets); l‘Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (il Mulino); Pace o guerra? (Celid); Guerra, pace, politica (Celid); Il Partito polare in Piemonte e la sua classe dirigente (Celid).

Tra i compiti prioritari per il nuovo Cda nel prossimo quinquennio Forno ha individuato la conferma della qualità dei servizi erogati agli Enti consorziati, al pubblico, al territorio e alle scuole; l’incremento degli Enti aderenti; la conferma del ruolo dell’Israt, a livello di capacità di proposta e indirizzo, all’interno della rete regionale e nazionale degli Istituti. Infine Forno ha anticipato quella che sarà una scadenza importante: il 7 aprile 2025 scadrà il Consorzio di enti locali che costituisce l’Israt. Occorrerà quindi valutare con gli Enti aderenti le modalità e le forme giuridiche che consentano la fondamentale prosecuzione delle molteplici attività dell’Israt.

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