Riaperture, Confcommercio Asti: “Scelta sul coprifuoco incomprensibile, stanchi di pagare”

“Troppe imprese restano tagliate fuori dalla limitazione del servizio ai soli spazi esterni e dall’orario , subendo cosi una discriminazione”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Confcommercio Asti.


Da lunedì 26 APRILE , dunque, si comincia a riaprire e tra i primi ci saranno i ristoratori in zona gialla ; fino a tutto il mese di maggio , sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto, mentre dal primo giugno si potrà mangiare anche al chiuso, ma solo a pranzo.

Detto che sarà essenziale che tutti quanti, imprenditori e avventori, dimostrino il massimo senso di responsabilità , perchè non possiamo permetterci passi falsi – sottolinea il Direttore della Confcommercio Claudio Bruno – resta il fatto che questa è una scelta scientificamente e socialmente incomprensibile perché tante imprese resteranno tagliate fuori dalla limitazione del servizio ai soli spazi esterni, subendo così una discriminazione.

Le aperture per le sole attività all’aperto finirà col penalizzare almeno la metà delle imprese . Oltre 116mila pubblici esercizi , vale a dire il 46,6% dei bar e dei ristoranti italiani , non hanno possibilità di spazi all’aperto, una percentuale peraltro che nei centri storici, soggetti a regole molto più stringenti, aumenta considerevolmente , senza dimenticare le condizioni climatiche.

Per queste realtà il lockdown non finirà il 26 aprile !

La ristorazione in particolare è un settore esausto aggiunge Claudio Bruno stanco di dover pagare colpe non nostre , come la lentezza della campagna di vaccinazione e l’impossibilità di controllare il territorio punendo comportamenti scorretti e non in ultimo per il ritardo sulle misure compensative più volte annunciate .

Le chiusure devono essere accompagnate da sostegni equi, come peraltro suggerito  dalla  stessa  Banca  d’Italia  all’audizioni  parlamentare    della Confcommercio del 6 aprile u.s.

La Confcommercio – conclude Claudio Bruno – si attiverà per chiedere all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani di collaborare per spingere i Sindaci a concedre il maggior numero e spozi esterni , ma questo non basta , di fronte alle grandi difficoltà che stanno affrontando ormai da troppo tempo i “ristorantri” , i “bar” e tutte le attività direttamente collegate alla somministrazione.”

In ultimo segnaliamo che sempre in area gialla riapriranno con specifici protocolli teatri, cinema, spettacoli e musei. Dal 15 maggio sarà consentita l’attività nelle piscine scoperte e dal primo giugno nelle palestre al chiuso, data in cui saranno aperti al pubblico anche manifestazioni ed eventi sportivi di interesse nazionale. Il 15 giugno ripartono le fiere e dal primo luglio sarà la volta di congressi e parchi tematici. Per quanto riguarda gli spostamenti tra le Regioni resta necessaria l’autocertificazione, dove è già prevista, ma da subito si potrà girare più liberamente con in tasca il “certificato verde”, che attesti la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo o l’avvenuta guarigione dal Covid.

Chi avrà il pass potrà anche accedere a determinati eventi, culturali e sportivi.