“Fuori i pro-life dai consultori”: ad Asti la protesta delle associazioni femministe fotogallery

Si è svolto oggi pomeriggio in piazza Statuto ad Asti il presidio a difesa dei diritti delle donne nei confronti delle nuove direttive della Regione Piemonte che prevedono la possibilità alle associazioni pro-life di operare all’interno dei consultori.

Il presidio è stato organizzato da Donne CGIL Asti, Donne UIL Asti, Non una di meno, Se non ora quando.

“La legge 194 sta diventando una gabbia giuridica che viene usata come un grimaldello dalle associazioni antiabortiste nei confronti dei diritti delle donne – dicono gli organizzatori – in Piemonte oltre il 60% dei medici è obiettore, rendendo nei fatti impossibile esercitare il diritto all’aborto per tantissime donne”.

I manifestanti attaccano pesantemente la giunta guidata da Cirio, a detta loro fautrice di una politica avversa ai diritti femminili.
“In ottobre una direttiva della Regione impediva la somministrazione della pillola RU-486 solo negli ospedali e non nei consultori, in palese violazione di quanto stabilito dal ministero della sanità che prevedeva questa possibilità in tutti i presidi. Ora con questa nuova direttiva si permette l’entrata delle associazioni antiabortiste nei consultori, creando condizioni fertili per una propaganda ideologica sulla pelle delle donne”.