Calosso pioniere della tv: quando Tele Alto Monferrato formava gli agricoltori del Piemonte…

Tele Alto Monferrato, conosciuta anche come TAM21, è stata una delle prime televisioni private italiane ed è stata fondata a Calosso, nell’Astigiano. Nata negli anni 1974/1975 per iniziativa del lungimirante parroco don Pierino Monticone, aveva sede nell’oratorio ed irradiava i suoi programmi dai canali uhf 21 (di qui l’acronomino TAM21) e uhf 25.

Tele Alto Monferrato fu una vera e propria intuizione di don Pierino Monticone, che mise al centro l’oratorio, con il suo ruolo educativo, fulcro di sana aggregazione, con i giovani calossesi di allora impegnati in qualcosa di grande ed utile.
Il paese, dall’alto dei suoi 399 metri di altitudine, è il Comune più alto di questa zona della provincia di Asti (solo Comuni dell’estremo Nord e dell’estremo Sud lo superano per altitudine) e dunque uno dei ripetitori, posto sul campanile, riusciva a far arrivare il segnale della tv calossese in una vasta area del Piemonte, arrivando alle porte di Torino ed anche alcune aree della Lombardia. Per riuscire ad installare il ripetitore sul campanile della chiesa fu addirittura usato un elicottero!

“La differenza rispetto ad altre esperienze di tv locali nate in contemporanea era proprio quella: le altre erano via cavo, ma TAM21 era via etere.” – ci racconta Angelo Grasso, attuale vicesindaco di Calosso, coinvolto fin da subito nell’iniziativa quando era solo quattordicenne. “Siamo nati dopo TeleBiella e ben prima di TeleMilano 58… ed avevamo ripetitori in diversi paesi, a Mombaruzzo, Quarto, La Morra, oltre che a Calosso, ovviamente. Ricordo ancora quel giorno in cui è stato installato quel ripetitore con l’elicottero…“. Un’esperienza che ha lasciato un ricordo indelebile ricco di emozione e di grande passione.
“Dobbiamo tutto a quella grande testa di don Pierino Monticone, era un genio, aveva inventato un modo di aggregare in un oratorio, in un periodo, a metà anni ’70, in cui l’etere era totalmente libero. Noi giovani stavano insieme facendo una cosa del tutto nuova” prosegue Angelo con l’entusiasmo di allora nel ricordare quei tempi. Dalla prima intuizione, di aprire la televisione, sono seguite le continue idee per realizzare le trasmissioni, e poi, negli anni 80, quello che fece conoscere Calosso in tutta Europa: un corso di formazione della Regione Piemonte rivolto agli agricoltori.

Tele Alto Monferrato aveva un suo palinsesto con protagonisti locali: notiziari locali, trasmissioni di intrattenimento musicale e quiz erano i suoi punti di forza. Quello che adesso sembra normale, come i contenuti dei Quiz, allora era agli albori, e ci voleva tanta fantasia per riempire di contenuti le trasmissioni.
Tra i programmi si ricordano un piano bar – talk show condotto da Paolo Tomalino, noto artista locale, “Il vecchietto”, trasmissione musicale con orchestra in studio, “Liscio amore mio” con Franco Denny e la rubrica “Qui Regione” (notiziario della Regione Piemonte). Anche il tg locale era una novità, con le notizie e le immagini del territorio.
Il recupero della cultura contadina e l’attenzione particolare al lavoro agricolo furono i due filoni tematici di fondo (non gli unici) su cui si pensò di far ruotare la programmazione televisiva: questi erano gli obiettivi e i valori che avevano orientato l’approccio alla definizione del palinsesto di Tele Alto Monferrato da parte dei ragazzi coinvolti, su base volontaria. Infatti, l’impegno dei ragazzi, allora diciottenni, era di lavoro volontario, ed era maturato nel tempo arricchendoli di un patrimonio di conoscenze ed esperienze davvero originali.

La trasmissione più longeva fu “Con voi sulla terra”, un rarissimo esempio di come si poteva fare formazione professionale con l’uso dei media. Dal 1982, infatti, il programma fu abbinato ad un corso di formazione professionale per agricoltori, della Regione Piemonte, gestito dal Comune di Calosso e realizzato dallo staff di Tele Alto Monferrato. Direttore del corso professionale era proprio Angelo Grasso.

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Lo studio di “Con voi sulla terra”

L’iniziativa di TAM21 fu portata addirittura alla ribalta internazionale come esperimento di divulgazione in agricoltura attraverso il mezzo televisivo: nel 1985, Grasso, insieme a Giuseppe Fassino, assessore all’agricoltura della Provincia di Asti [e recentemente scomparso, NdR], parteciparono ad un convegno a Ettelbruck, in Lussemburgo, invitati per parlare dell’esperienza davanti ad una platea di partecipanti da tutta Europa, di fronte alla Commissione Europea dell’Agricoltura.
Furono tantissimi gli articoli scritti su riviste del settore agricolo, anche di diffusione nazionale, che dedicarono spazi ed approfondimenti a “Con voi sulla terra”, un programma che ha ampliato le vedute e dato impulso alla crescita, soprattutto qualitativa, dell’attività degli agricoltori della zona.
Il corso veniva svolto il lunedì sera, alle 21, con una cinquantina di persone in sala e veniva trasmesso tutto in diretta.
“Finita la diretta restavamo lì a preparare la scenografia per il giorno dopo e poi, nel cuore della notte, tornavamo a casa a dormire, per poi il giorno dopo andare chi a scuola, chi al lavoro” ricorda Angelo come se fosse ieri.

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“A Tele Alto Monferrato si fu, sostanzialmente, dei pionieri: un gruppo di ragazzi [tra cui anche Mauro Ferro, attuale presidente della Pro Loco di Calosso, nella foto sopra alla regia, NdR] cresciuti con qualche idea e poche conoscenze tecniche acquisite sui primi videoregistratori, sulle prime telecamere in bianco e nero.” si legge in un documento “storico” a firma di Angelo Grasso, allora direttore del corso, redatto intorno al 1986 per fare il punto a distanza di undici anni dalla nascita di TAM21.
La scommessa fu di usare un mezzo di massa come la televisione per fare formazione, andando al di là della mera informazione, rivolgendosi alla comunità locale, come l’Alto Monferrato e città della zona, come Asti, Nizza, Canelli e Alba, un grande territorio vocato alla tradizione e alla cultura contadina. “Con voi sulla terra”: già il nome stesso della trasmissione faceva capire la vicinanza tra chi realizzava la trasmissione e chi ne fruiva.

“Quel tipo di servizio era molto importante, ogni settimana, con tecnici qualificati, davamo indicazioni su quali trattamenti fare, sulle colture, sullo stato dei terreni dopo le piogge… tante informazioni pratiche di cui i nostri agricoltori avevano bisogno. C’era anche approfondimenti di marketing, cosa di cui nessuno sentiva mai parlare. Ci sono persone che ci hanno ringraziato per anni, perchè abbiamo dato nel nostro piccolo (con un raggio di utenza interregionale) un tipo di apertura mentale per affrontare alcuni temi fondamentali ma per lo più sconosciuti.” conclude Angelo.

L’epoca di TAM21 tramontò con la legge Mammì, ma c’è chi di quell’esperienza ne ha fatto tesoro, proprio come Angelo Grasso che, insieme alla moglie Clarina Bussolino, hanno portato avanti a livello professionale la passione per le riprese e i servizi televisivi, ricordando ad ogni passo, quello che fu il primo, in Tele Alto Monferrato.

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On air: la trasmissione musicale “Il Vecchietto”. In studio l’orchestra “I Rubacuori”.