Incontro in Comune per avviare il progetto di cardioprotezione di Asti

Il Comune di Asti ha ospitato un primo incontro tecnico tra amministratori, professionisti sanitari, ordini professionali e rappresentanti dell’Asl AT per avviare l’importante progetto di cardioprotezione della città. Mappare la presenza dei Defibrillatori Semi-Automatici (DAE), implementarne la dislocazione sul territorio, formare numerosi cittadini all’uso di questi strumenti salvavita e promuovere tra la popolazione la cultura del soccorso sono gli obiettivi che punta a raggiungere l’iniziativa la quale si concretizzerà nei prossimi mesi grazie alla collaborazione dell’associazione FormInLife.

Quest’ultima si è già occupata della cardioprotezione di altri Comuni (Acqui Terme, Agliano Terme, Montegrosso d’Asti e Belveglio) e anche In questo caso lavorerà sui vari aspetti organizzativi e formativi necessari per mappare i DAE rendendoli maggiormente disponibili in caso di necessità.

L’incontro in Comune è stato convocato dal sindaco di Asti Maurizio Rasero e dall’assessore alle politiche sociali Mariangela Cotto con delega alla Sanità. Presenti il Direttore Generale ASL AT Flavio Boraso, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Asti Claudio Lucia, il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Asti Aldo Pia, il Vice Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Asti Wilma Gentile, il Presidente dell’Associazione no profit FormInLife Marco Pappalardo con il Direttore Sanitario della stessa associazione, Ilaria Varese, il direttore del Pronto Soccorso dell’ASL AT Gianluca Ghiselli, il Direttore del Dipartimento di Emergenza dell’ASL AT Marco Scaglione, il Vice presidente dell’Associazione Dono del Volo Mario Alfani, il presidente della Commissione alle Politiche Sociali del Comune Gianluca Filippone e il dirigente delle settore Politiche Social Roberto Giolito.

«Già da tempo era nelle intenzioni dell’amministrazione comunale promuovere la cardioprotezione cittadina. – ha esordito l’assessore Cotto – Il tema dell’incontro odierno è la presentazione del progetto “AREA CARDIOPROTETTA” ideato dall’Associazione FormInLife e già realizzato in diversi altri contesti». Anche il sindaco Rasero ha spiegato l’importanza di dotarsi di un progetto così strategico «creando una rete sinergica volta alla crescita della sicurezza del territorio».

È stato il presidente di FormInLife, Marco Pappalardo, a illustrare gli step del percorso di cardioprotezione del Comune di Asti: «Nei prossimi mesi è previsto un importante lavoro di ricerca e individuazione di tutti i dispositivi presenti sul territorio comunale, pubblici e privati (società sportive, aziende, altri). – ha sottolineato – Sarà quindi valutata l’eventuale necessità di nuove istallazioni di dispositivi salvavita qualora mancassero, specialmente ove vi sia una significativa affluenza di persone. Quindi si proseguirà con la formazione della popolazione e la capillare diffusione della cultura del soccorso».

Importante la testimonianza portata dal direttore generale dell’ASL AT Flavio Boraso che, garantendo la piena collaborazione dell’Azienda Sanitaria, ha ricordato i suoi precedenti incarichi, specie nelle Valli Olimpiche durante le Olimpiadi di Torino 2006: «È fondamentale associare alla presenza del DAE la formazione anche attraverso eventi pubblici di massa, – ha commentato – evidenziando anche come un territorio cardioprotetto sia turisticamente più attraente soprattutto per gli stranieri oltre che per i cittadini».

Parole riprese da Aldo Pia che, in qualità di presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Asti, ha suggerito di «estendere l’iniziativa a tutte le farmacie dell’area comunale che evolvono sempre di più verso la “farmacia dei servizi”, mettendosi a disposizione dei cittadini come punto di riferimento capillare e divulgatori della buona cultura sanitaria».

Ma senza la formazione erogata da professionisti sanitari, a tutti i livelli, partendo dai bambini, il progetto rischierebbe di restare monco. Formazione sulla quale hanno insistito anche Marco Scaglione e Gianluca Ghiselli. Quest’ultimo ha ricordato ai presenti che, nel 2001, quando era a capo della Centrale Operativa del 118 di Torino, portò avanti il progetto di formazione della popolazione sulle manovre salvavita e l’utilizzo del defibrillatore anche da parte di laici, persone esterne alle professioni sanitarie.

Da parte dell’Ordine dei Medici e da quello degli Infermieri è stato dato pieno sostegno al progetto perché, hanno detto Claudio Lucia e Wilma Gentile, «anche gli studi medici e gli studi infermieristici sono il riferimento di prossimità territoriale di ogni comunità».

«La formazione è la base di tutto: – ha concluso il sindaco Rasero – già due anni fa in collaborazione con FormInLife abbiamo formato tutto il personale dei nidi comunali al primo soccorso e alle manovre salva vita”. Il tavolo di lavoro si aggiornerà periodicamente per valutare gli step successivi e procedere alla realizzazione del progetto il prima possibile.