Lettere al direttore

“A parole si chiede ai cittadini rispetto del decoro urbano ma, nei fatti, si ostacolano coloro che vogliono contribuire”

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Riceviamo e pubblichiamo.


“Mi chiamo Oriella Bolla e sono cittadina astigiana, contribuente regolare di tante tasse nazionali, regionali e comunali compresa la tassa sui rifiuti. Premetto che non contesto affatto il pagamento delle tasse che in un paese civilmente evoluto è doveroso e al quale dovrebbe corrispondere un servizio che, senza pretese di perfezione, risulti usufruibile.

Il punto è proprio questo: a parole si chiede ai cittadini rispetto dell’ambiente e del decoro urbano ma, nel contempo, nei fatti, si ostacolano coloro che a tale rispetto credono e vogliono contribuire.

Basti pensare agli orari assurdi per accedere all’ecocentro comunale : un servizio che andrebbe incentivato e promosso sul territorio, invece l’ orario di apertura ( agevole forse per pensionati e disoccupati) è una vera prova di buona volontà che viene chiesta ai cittadini.

In questo lungo periodo di pandemia poi, anzichè riorganizzare gli orari degli sportelli dell’ASP , ad esempio quelli adibiti alla distribuzione dei sacchetti, la soluzione adottata è stata la chiusura; criterio peraltro adottato anche dalla maggioranza degli uffici comunali che, già difficilmente reperibili in tempi “normali”, nel lockdown ritenendo di non appartenere a servizi essenziali, sono diventati entità irragiungibili ed evanescenti.

Pur rendendomi conto che i problemi nel nostro paese e nella nostra città siano ben altri, ritengo civile evidenziare uno dei tanti disservizi che contribuiscono a rendere la quotidianeità di molti cittadini più complicata”.

Ringrazio per l’attenzione

Oriella Bolla

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