Regione Piemonte, misure straordinarie per la qualità dell’aria

Dallo scorso primo marzo sono tre i campi su cui si concentrano le misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili nel Bacino padano: mobilità, riscaldamenti e agricoltura. Grazie alla sinergia tra gli assessorati all’Ambiente, ai Trasporti e all’Agricoltura delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, il piano comprende azioni fondamentali comuni a tutti e tre i settori di intervento, con un’attuazione a breve, medio e lungo termine. I responsabili di Arpa Piemonte lo hanno spiegato oggi in quinta Commissione, presieduta da Angelo Dago.

“L’estensione territoriale delle misure strutturali e temporanee – ha spiegato Angelo Robotto direttore generale di Arpa – sul territorio regionale interessano 947 Comuni per le misure inerenti all’ambiente e all’agricoltura (esclusa la montagna) e 76 Comuni per quelle riguardanti il traffico dell’intero agglomerato Torinese e delle città di pianura e collina con più di 10.000 abitanti”.

“L’estensione temporale parte dal 15 settembre al 15 aprile per l’attuazione delle limitazioni strutturali e temporanee – ha spiegato Aldo Leonardi di Arpa – mentre il nuovo semaforo non scatterà più sulla base dei superamenti misurati, ma sulle previsioni di superamento, che saranno calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo, mentre i giorni di controllo passano da due a tre alla settimana”.

Per i trasporti, oltre all’estensione territoriale e temporale delle misure e alle limitazioni già previste, si aggiungono quelle per veicoli adibiti al trasporto di persone e merci Euro 1 e 2 benzina ed Euro 1 a gpl e metano; per i motocicli e ciclomotori all’Euro 0 si aggiunge l’Euro 1. C’è anche l’attuazione del sistema MoVe-In, piattaforma a adesione volontaria che, attraverso l’installazione di un dispositivo, monitora la percorrenza dei veicoli nei territori soggetti a limitazione.

Per il riscaldamento domestico il limite è stato fissato a 18 gradi per la temperatura media nelle abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici meno quelle sanitarie; stop ai generatori di calore alimentati a biomassa legnosa (almeno 5 stelle), se non in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.

Per l’agricoltura vige il divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti, correttivi contenenti azoto e di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato); il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina.

Previsti incentivi per interventi mirati all’introduzione di sistemi di allontanamento rapido delle deiezioni dalle strutture di stabulazione degli animali, per la realizzazione di coperture fisse e mobili di stoccaggio degli effluenti zootecnici. per la distribuzione in campo degli effluenti con sistemi in grado di abbattere le emissioni di ammoniaca durante la fase di spandimento.

Sono intervenuti i commissari: Sean Sacco (M5s) sulla sostituzione di veicoli, Alberto Avetta (Pd) rispetto al trasporto pubblico locale, Gianluca Gavazza sulla non obbligatorietà di acquistare un mezzo malgrado gli incentivi e sugli abbruciamenti, Matteo Gagliasso (Lega) sulle perplessità degli Enti locali sulle misure adottate, Carlo Riva Vercellotti (Fi) sulla riduzione degli abbruciamenti delle stoppie, Marco Grimaldi (Luv) su scelte più radicali da compiere e Sarah Disabato (M5s) sulla necessità di approfondire a livello sanitario.

Parchi, ambiente, risorse idriche
Fabio Carosso e Matteo Marnati hanno presentato i capitoli del Bilancio di previsione 21-23. “Il bilancio 2021 – ha esordito il Vicepresidente Carosso – ci vede impegnati a superare la pandemia con la necessità di trovare risorse adeguate pensando al mondo produttivo. Nonostante il particolare momento storico le risorse regionali in materia di Parchi risultano essere in flessione molto lieve rispetto al biennio precedente – ha spiegato Carosso – illustrando i vari capitoli di spesa relativi al biennio 2021/2022”.

Nel maxi emendamento verranno inseriti 17 milioni di spesa per il personale oltre alla possibilità di destinare, almeno inizialmente, 300mila euro per il capitolo relativo al pagamento dei danni subiti da lupi e ungulati. L’obiettivo primario è garantire la biodiversità ricorrendo a un’operazione di marketing per vendere i prodotti locali dei parchi, anche con la creazione di un marchio specifico che li caratterizza.

Sono intervenuti i commissari Sarah Disabato (M5s), Giorgio Bertola (M4o), Domenico Rossi e Domenico Ravetti (Pd), Valter Marin e Gianluca Gavazza (Lega). A conclusione dell’esposizione Carosso si è detto disponibile ad accogliere ogni proposta che possa migliorare l’attività e la vita stessa all’interno dei Parchi.

L’assessore all’Ambiente Marnati ha parlato delle politiche programmatiche regionali sulla tutela dell’ambiente e impatto ambientale, risorse idriche, inquinamento, rifiuti, sistemazione idrogeologica, cioè il capitolo “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”. Previsti per i servizi generali, istituzionali e di gestione 26,5 milioni di euro. Ai sistemi informativi 65 milioni di euro di cui 5 per l’assessorato mentre per i rifiuti poco più di 4 milioni.