Nursing Up: raggiunto l’accordo in Regione sulle prestazioni aggiuntive

Ora pronti a schierare “l’esercito” degli infermieri e professionisti sanitari per dare una svolta alla campagna vaccinale e alla pandemia

Dopo l’incontro di ieri tra le rappresentanze sindacali e l’Assessorato regionale alla Sanità è stato trovato l’accordo, che verrà sottoscritto nei prossimi giorni, sulle prestazioni aggiuntive per gli infermieri e i professionisti sanitari, sia per quel che riguarda il loro impiego nelle vaccinazioni, e poi in futuro anche nella riduzione delle liste d’attesa, sia per quel che riguarda un regime più ordinario o per eventuali urgenze.

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, vuole inviare un plauso alla Regione Piemonte che ha deciso di ascoltare le reiterate richieste che in questi mesi abbiamo portato avanti.

Spiega il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, aggiunge: “Siamo fiduciosi che questo accordo possa portare ad un cambio di passo nella campagna vaccinale, ma anche ad una più corretta retribuzione delle prestazione aggiuntive al di fuori dell’orario di lavoro quando torneremo ad una situazione più normalizzata. È importante che nell’incontro con l’assessorato sia stato concordato l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive per le vaccinazioni e l’assessorato ci ha confermato che è in dirittura d’arrivo lo sblocco del finanziamento per coprire le necessità”.

“In pratica – prosegue Delli Carri – l’accordo prevede due aree: la prima è quella che riguarda le prestazioni aggiuntive per procedere con gli infermieri a fare le vaccinazioni e quelle necessarie alla riduzione delle liste d’attesa, prestazioni che verranno retribuite, come abbiamo sempre chiesto, a 50 euro lordi l’ora.

La seconda, riguarda le prestazioni aggiuntive che si possono fare già, anche oggi, e si potranno fare anche in futuro oltre le necessità covid, laddove sia urgente, per sopperire a carenze o emergenze, pur rimarcando che la via maestra per arrivare ad avere organici che possano coprire con efficacia i turni rimane quella di fare le necessarie assunzioni. Queste prestazioni, sia in emergenza sia in regime ordinario, verranno retribuite con una cifra che verrà rideterminata, partendo da una base comune, a livello aziendale in relazione alla turnistica e in base al disagio. Rimarchiamo però l’assoluta importanza dell’accordo che abbiamo raggiunto e la coerenza dell’assessorato nel recepire le nostre istanze”.

Inoltre, a livello nazionale, il Nursing Up, con il suo Presidente Antonio De Palma, ha presentato al commissario per l’emergenza Covid, Generale Figliuolo, un piano per l’impiego di oltre 100mila infermieri che oggi sono dipendenti pubblici e che non sono impegnati in lavoro straordinario, che con la chiamata volontaria sarebbero pronti a fare le vaccinazioni compensati proprio con le prestazioni aggiuntive a 50 euro l’ora. Facendo scendere in campo questo vero “esercito” di infermieri e utilizzando palazzetti, strutture attualmente fruibili, o anche strutturando l’inoculazione a domicilio, nell’arco di tre mesi si potrebbe completare la campagna vaccinale su tutto il territorio nazionale.

“Ecco perché è particolarmente importante l’accordo fatto in Piemonte – conclude Delli Carri – perché in pratica mette benzina alla imponente macchina dello schieramento degli infermieri e professionisti sanitari che sono pronti a fare la loro parte, come sempre, per dare una vera svolta decisiva alle vaccinazioni e alla pandemia”.