Il Vescovo di Asti e il Direttore generale dell’Asl AT in visita al polo universitario

Il direttore generale dell’Asl di Asti, Flavio Boraso sarà in visita, martedì 9 marzo, alle 10, al polo universitario Rita Levi Montalcini, su invito del presidente del consorzio Asti Studi Superiori, Mario Sacco.

“L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione della sanità astigiana e per approfondire la collaborazione fra l’Asl e i corsi di laurea del polo” , sottolinea Sacco.

Il riferimento è al corso di Infermieristica, alle prospettive di avvio di una laurea magistrale, oltre al corso per operatori sociosanitari le cui lezioni sono iniziate in questi giorni per 27 allievi idonei a frequentare le mille ore previste dal piano didattico. All’incontro è invitato il sindaco Maurizio Rasero.

Il Vescovo di Asti, Mons. Marco Prastaro, sarà ricevuto ufficialmente dal presidente, dai docenti, personale, dagli studenti del polo universitario, martedì 16 marzo alle 10,30. Mons. Prastaro visiterà il laboratorio supertecnologico per gli studenti di Infermieristica e la sala regia per la teledidattica allestiti recentemente al piano terra della Colli di Felizzano.

“Fra la diocesi di Asti e il polo Rita Levi Montalcini si è instaurata da tempo una preziosa collaborazione su vari temi che spaziano dall’etica cristiana alla formazione religiosa e personale, fino a progetti per lo sviluppo culturale e la ricerca su importanti personaggi e temi cari al territorio astigiano” – precisa in una nota il presidente Sacco. Sarà accompagnato da don Mauro Canta, responsabile per la Pastorale dei giovani della diocesi.

Recentemente il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna nella sua visita ad Asti aveva sottolineato l’importanza dei progetti tecnologici realizzati dal consorzio universitario definita una tecnologia al servizio e amica dell’uomo, pensata per valorizzare l’impegno degli studenti, necessaria a consentire a tutti il diritto allo studio e alla formazione “nonostante le difficoltà imposte dalla situazione sanitaria ma, viceversa, divenuta un positivo test sul valore indiscusso e sulla qualità dell’istruzione universitaria”.