Il cuore di Villanova d’Asti batte anche in Michigan: la storia dei fratelli Brosio emigrati ad Iron Mountain

Una curiosa scoperta che lega Villanova d’Asti ad una città d’oltreoceano. E’ con curiosità che è stata accolta, a Villanova d’Asti, la recente scoperta relativa alla sua storia. Delia Cortese, (nella foto) che visse la sua infanzia a Villanova, e che oggi insegna a Londra, ha riscoperto i legami del paese astigiano con la cittadina statunitense di Iron Mountain, nel Michigan.

L’insegnante, seguendo le tracce di un grande studioso di origini italiane, Richard Brosio – filosofo e sociologo – ha scoperto che Iron Mountain è stata costruita grazie al contributo fondamentale di un gruppo di villanovesi. Ad Iron Mountain arrivarono, alla fine dell’800, i fratelli Brosio – antenati di Richard – emigrati da Villanova si diedero da fare come muratori per costruire le case dei minatori che lavoravano alla miniera dei ferro appena scavata (“Iron Mountain” vuol dire infatti “Montagna di ferro”). Inoltre contribuirono a costruire la chiesa dell’Immacolata Concezione di Iron Mountain. I villanovesi lasciarono tracce indelebili nella cultura locale come il gioco delle bocce e piatti della tradizione piemontese. Martha Brosio, moglie di Richard Brosio, è tutt’ora impegnata nel ricordare l’apporto degli italiani unitamente alla figura del marito che visitò Villanova nel 1979.

La riscoperta di una pagina dimenticata della storia locale riapre a contatti e scambi con quest’area degli Stati Uniti dove vive un altro villanovese, Umberto Carlevaris-Bianco, originario dei Savi, che – arrivato in tempi più recenti – ha sviluppato un’attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia. “Sta di fatto che nel Michigan – scrive Delia Cortese – c’è un’estensione culturale di Villanova d’Asti nel senso che, grazie ai fratelli Brosio e ad altri villanovesi, tradizioni ed attività tipiche sono arrivate fino là e diventate parte del tessuto locale“. La riscoperta è stata accolta con entusiasmo, attraverso il gruppo FB “Villanova d’Asti, cultura e turismo”, dai cittadini che lo hanno appreso dalla rete e dall’amministrazione.