Ferrovie: “Va bene l’Asti-Milano, ma non dimentichiamo gli altri collegamenti”

“Va bene il collegamento diretto con Milano ma ci si dimentica di tutto il resto: riattivazione delle linee sospese, collegamento con Milano anche via Casale e Mortara, collegamenti con l’Adriatico ed il Tirreno”.

A parlare è Fulvio Bellora del Co.M.I.S. – Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile che così commenta la richiesta del sindaco di Asti, Maurizio Rasero, per un collegamento diretto Asti-Milano. In occasione della presentazione di ieri nella stazione di Asti dei nuovi treni POP del Sistema Ferroviario Metropolitano, Rasero aveva infatti approfittato della presenza dell’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, per parlargli della mancanza di un collegamento diretto tra Asti e Milano, definito dal primo cittadino “fondamentale per il territorio”.

“Non si può negare l’importanza di questo collegamento, ma non bisogna dimenticare le altre linee – continua Bellora che entra nel merito – Innanzitutto per Milano basterebbe ripristinare il collegamento Asti-Voghera che è stato spezzettato in due minitratte: Asti-Alessandria e Alessandria-Voghera in cui spesso mancano le coincidenze. Da Voghera si potrebbe poi prendere il convoglio per Milano”.

Ma sono molti altri i collegamenti che negli anni sono stati cancellati e che hanno reso Asti, da nodo nevralgico per il trasporto ferroviario a stazione marginale. “Non ci sono più i treni per Pisa e Livorno. Sulla tratta Adriatica mancano i collegamenti per Rimini e Ancona.  I Freccia Bianca cancellati nel 2018 non sono stati mai più ripristinati – elenca Bellora che aggiunge – Dal 2024 inoltre sulla Torino-Genova sarà aumentata la velocità ai 200 Km/h realizzando un’Alta Velocità di rete. Potrebbe essere un’occasione da non perdere per pensare a collegamenti anche con il centro e sud Italia”

“Ci sono più aspetti da tenere in considerazione, mentre gli unici progetti su cui si sta puntando per rilanciare il territorio sono piste ciclabili sui binari e la tangenziale Sud-Ovest. E’ davvero questa la svolta ecologica di cui si parla? Ci vuole un po’ di coraggio in più per un vero cambio di marcia, partendo dal trasporto ferroviario: le ferrovie hanno potenzialità enormi per lo sviluppo dei territori al servizio di tutti, residenti e turisti” conclude Bellora.