Coldiretti Piemonte-8 marzo: le imprese rosa resistono nonostante la pandemia

Il 22,5% delle imprese piemontesi sono guidate da donne e sono in prima linea su innovazione, ambiente e solidarietà.

Il 22,5% delle imprese piemontesi sono guidate da donne, operano prevalentemente nei settori del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona, nel 11,4% dei casi sono guidate da straniere, il 10,8% è amministrato da giovani imprenditrici.

Questi i dati che emergono dal rapporto di Unioncamere Piemonte in occasione dell’8 marzo. L’anno pandemico si è inevitabilmente fatto sentire, facendo registrare un tasso di crescita del -0,8% che deriva dai flussi tra le nuove imprese e quelle che hanno cessato l’attività. A fine dicembre 2020 le imprese femminili con sede in Piemonte ammontavano a 95.879 unità.
In generale il settore primario locale, continua a rientrare tra i primi posti della classifica di scelta per imprenditrici donne, un dato che mostra la dinamicità e possibilità di sviluppo del settore, dove il protagonismo femminile ha rivoluzionato l’attività, come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy fino alla presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica, oltre che nell’agriturismo.

E’ stato un anno sicuramente difficile per le nostre imprese, in particolare per determinati settori come l’agriturismo, la zootecnia, il florovivaismo ed il vitivinicolo, ma non ci siamo mai fermate – evidenzia Silvia Beccaria responsabile Donne Impresa Coldiretti Piemonte – grazie allo spirito imprenditoriale che ci contraddistingue e che ci ha permesso, piuttosto, di reinventarci anche grazie all’uso della tecnologia. Dalle consegne a domicilio, ai pasti cucinati in agriturismo e portati direttamente sulle tavole piemontesi per non far mancare il meglio dell’enogastronomia dei nostri territori, dai laboratori didattici alla formazione attraverso le piattaforme web, come il percorso che abbiamo intrapreso, a livello regionale, in questo ultimo periodo dal titolo Nuovi scenari e come affrontarli: mercato, turismo, didattica e cibo.

La forza delle donne è anche nella capacità di mobilitazione per iniziative di solidarietà come il progetto Prima le mamme e i bambini – continua Beccariacon il quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno raccogliendo fondi per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan. Una rete femminile collegata a un simbolo: un cuscino a forma di cuore realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo, isola della laguna di Venezia, cucendo insieme due tessuti, uno Made in Italy l’altro Wax africano la cui imbottitura è in fibra naturale di mais e ortica. Abbiamo scelto di donare il cuscino del progetto #solodalcuore a Marta Bassino, piemontese e campionessa del mondo nello slalom parallelo a Cortina d’Ampezzo 2021, esempio di donna forte e determinata che, nonostante la giovane età, ha saputo raggiungere già grandi obiettivi”.

Nell’attività imprenditoriale agricola le donne hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. L’agricoltura, quindi, offre alle imprenditrici agricole prospettive di crescita e di futuro ed è attrattiva anche verso le più giovani che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio. Le imprese rosa, dunque, rappresentano un tassello importante della nostra Organizzazione e dell’economia regionale, ma, soprattutto, in questo difficile momento, è fondamentale supportarle per evitare chiusure che rappresenterebbero una perdita sostanziale per l’intera società”.