Asti, 133 ragazzi hanno partecipato al progetto “Io me la gioco… contro le dipendenze”

In data 13 marzo 2021 si sono conclusi gli incontri formativi on-line iniziati lo scorso 7 dicembre promossi dal l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Asti del Progetto “Io me la gioco….contro le dipendenze.”

Gli incontri, che nella prima stesura del progetto erano stati previsti in presenza, sono stati trasferiti su una piattaforma on-line nel rispetto delle misure per il contenimento dell’emergenza sanitaria, sono stati in tutto 19 ed hanno coinvolto 133 ragazzi (50 maschi e 83 femmine) tra i 15 e 29 anni, appartenenti in parte al gruppo di chi ha svolto il Servizio Civile Universale, arricchendo ulteriormente il proprio percorso e ai ragazzi dei centri di aggregazione del territorio del Comune di Asti e ai Comuni della Provincia partner del Progetto.

Le tematiche trattate negli incontri sono state, come da programma: gli stili di vita sani, a cura dell’Associazione Libera Asti; l’uso delle Nuove Tecnologie, a cura degli psicologi dell’Ass. Mani Colorate; l’uso delle sostanze legali e illegali e il gioco d’azzardo condotti dai referenti del Servizio Serd dell’Asl At.

I formatori hanno proposto i contenuti previsti adottando di volta in volta metodologie adeguate a seconda dell’età dei ragazzi, hanno cercato di stimolare una partecipazione attiva utilizzando filmati e supporti visivi accattivanti e interloquendo il più possibile con i ragazzi. I giochi di simulazione che erano stati previsti in presenza sono stati ribaltati in esercizi-confronti. In generale dunque un bilancio positivo che ha permesso di raggiungere ampiamente uno degli obiettivi fissati dal progetto: il coinvolgimento di almeno 100 ragazzi.

Il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore alle Politiche Giovanili Elisa Pietragalla, ringraziando tutti i partners che hanno collaborato alla riuscita del progetto, sottolineano come, nonostante gli incontri si siano svolti in modalità on-line, si sia riusciti a dare un’importante opportunità di confronto e formazione ai giovani in un momento tanto delicato che vede limitare ai ragazzi le proprie occasioni di incontro e di discussione.

Il progetto è sostenuto da Regione Piemonte – Direzione Sanità e Welfare – Settore Politiche per i bambini, le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale.