Sciopero alla Casa di Soggiorno San Giuseppe a Castelnuovo Don Bosco

Si è svolto ieri, lunedì 15 febbraio, lo sciopero del personale dipendente della Casa di Soggiorno San Giuseppe e del personale di KCS Caregiver che ha l’appalto dei servizi della struttura.

“Lo sciopero è motivato dal fatto che – spiegano Roberto Gabriele, FP CGIL, Alessandro Delfino, CISL FP, e Ferdinando Ferrigno, UILTuCS , e Dino Penso, UIL FPL – da tempo chiediamo un incontro (richiesto due volte via PEC in data 17/12/2020 e 06/01/2021) alla Casa di Soggiorno San Giuseppe per conoscere il destino della struttura nel prossimo futuro senza ricevere alcuna risposta. Ad oggi vige il blocco degli inserimenti di anziani per sei mesi e gli utenti presenti sono attualmente meno di 80, il micronido è chiuso e nonostante questo drammatico quadro il Presidente, il CdA e il collaboratore autodefinitosi “factotum” continuano a celarsi dietro un inspiegabile silenzio, ogni tanto interrotto da qualche maldestra incursione social, tutto ciò nonostante la promessa di disponibilità al confronto dichiarata l’estate scorsa.

Questo atteggiamento é una mancanza di rispetto nei confronti di lavoratrici lavoratori e Organizzazioni Sindacali, per questo motivo stamattina è stata organizzata la manifestazione di protesta al di fuori dei cancelli della struttura.”

Nonostante il freddo pungente l’occasione di confronto sulle iniziative da portare avanti è stata fruttuosa. Dopo gli interventi dei Rappresentanti Sindacali, l’assemblea ha deciso
all’unanimità di scrivere alla Regione Piemonte, alla Provincia, alla Prefettura di Asti, all’ASL TO5 per richiedere il Commissariamento della Struttura al fine di preservare questo importante polo sociosanitario.
Lavoratori e OO.SS. chiedono, inoltre, al Sindaco di Castelnuovo Don Bosco di agevolare tale percorso a tutela della cittadinanza e dell’aumento dei servizi offerti ad anziani e bambini del territorio.

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