Proseguono gli incontri in pillole di orientamento dell’Istituto Artom di Asti

Proseguono gli incontri in pillole di orientamento permanente dell’Istituto Artom di Asti, l’appuntamento è giovedì 4 febbraio, alle ore 15, con il relatore Professor Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, già ospite in occasione dell’inaugurazione dell’indirizzo chimico, due anni scolastici fa.

“Un tratto caratteristico della rivoluzione digitale e della attuale contingenza sociale è che, a differenza di quanto accaduto nella Rivoluzione Industriale, diventa ancora più difficile costruirsi da soli il proprio futuro ma occorre farlo in stretta relazione e collaborazione con altre persone, portatrici non solo di interessi affini ma anche di competenze complementari alle nostre. In un sistema complesso il singolo individuo deve imparare a interagire con gli altri per perseguire obiettivi in modo collaborativo e inclusivo. Nel mondo delle tecnologie le competenze disciplinari (competenze tecniche nel caso di un Ateneo come il nostro) rimarranno importanti ma a queste occorrerà abbinare altre facoltà: inter-relazionali e persuasive, comunicative, etiche, sociologiche, politiche, ecc.”, con queste parole il Rettore Saracco ha inaugurato l’anno accademico 2019/20.

Ecco il perché del titolo dell’incontro virtuale “L’Università per il futuro: formare ingegneri creativi”: occorre preparare gli studenti a uscire dagli schemi per aprirsi proficuamente al sistema complesso in cui viviamo. I giovani dovranno imparare ad agire su “leve multi-disciplinari”, in grado di produrre la risoluzione dei grandi problemi che si propongono e portare a compimento progetti di difficoltà via via crescente.

“Il nostro Istituto è in una posizione di eccellenza secondo i dati forniti da Eduscopio della Fondazione Agnelli che consente allo studente di comparare le scuole dell’indirizzo di studio che interessa nell’area dove risiede, sulla base di come queste preparano per l’università o per il mondo del lavoro dopo il diploma. Noi prepariamo e orientiamo i nostri ragazzi e le nostre ragazze sia a un successivo passaggio agli studi universitari, e in questo campo il Politecnico raccoglie la maggior parte delle preferenze, ma anche facilitiamo l’ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all’università e vogliono subito trovare un impiego”, spiega il Dirigente Scolastico Franco Calcagno.

“E’ in quest’ottica che si snoderà il percorso odierno – continua Calcagno -,  fornire agli studenti e alle loro famiglie un riferimento che , con dati oggettivi e illustrazione delle strategie in campo, possa consentire loro di incominciare a progettare il proprio futuro quando, diplomati, affronteranno le nuove sfide che la società attuale richiede”.