Primo incontro con una rappresentanza dei sindaci per il nuovo Direttore Generale dell’Asl AT Flavio Boraso

La Direzione strategica inizierà questa settimana incontri sul territorio per conoscere sindaci e strutture

Si è riunita giovedì scorso la prima Rappresentanza dei sindaci Asl AT successiva all’insediamento del nuovo direttore generale, Flavio Boraso. Con quest’ultimo, per l’Asl, Mauro Occhi e Lorella Daghero, rispettivamente direttore sanitario ed amministrativo d’Azienda.

La Rappresentanza è formata dai sindaci di Asti (che presiede), Maurizio Rasero, Canelli, Paolo Lanzavecchia, San Damiano, Davide Migliasso, Casorzo, Ivana Mussa e Bruno, Emanuela Bo. Insieme a loro anche il sindaco di Nizza Monferrato, Simone Nosenzo, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci Asl AT.

“Si è trattato di un primo importante momento di discussione – evidenzia Boraso – durante il quale abbiamo avuto modo di confrontare alcune idee sul futuro della sanità di Asti e provincia. Le principali istanze rappresentate dai sindaci coincidono pienamente con gli obiettivi che intendiamo perseguire e raggiungere: in particolare, il mantenimento ed ulteriore incremento delle tante eccellenze presenti all’ospedale Cardinal Massaia, nonché il potenziamento della rete dei servizi territoriali e di prossimità”.

Durante il confronto con la Rappresentanza degli amministratori locali, la Direzione strategica ha riferito di voler procedere ad una serie di appuntamenti sul territorio per poter incontrare anche tutti gli altri sindaci della provincia e vedere di persona i luoghi e le strutture presenti. Le mete individuate saranno prioritariamente le sedi delle Case della Salute e delle Unità territoriali dove, di volta in volta, i rappresentanti dell’Asl AT potranno soffermarsi con i primi cittadini dei comuni limitrofi.
La prima tappa è già fissata per mercoledì 3 febbraio presso la Casa della salute di Canelli, mentre le successive saranno messe a calendario a partire dalla prossima settimana.

“Apprezziamo molto l’attenzione immediatamente dimostrata verso i comuni – sottolineano Rasero e Nosenzo – che, oggi più che mai, devono poter avere ruolo nella definizione dei bisogni di salute della popolazione e nel loro conseguente e pieno soddisfacimento”.