Massimo Cerruti (M5S Asti): “Sul Giro d’Italia ad Asti i conti continuano a non tornare”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Massimo Cerruti del M5S Asti


Banca di Asti: 85.400 euro – Asp Spa: 20.000 euro – Regione Piemonte: 85.400 euro
La notizia certa è che la Tappa del Giro è stata finanziata per l’87% principalmente da questi tre soggetti, per cui ci vuole proprio coraggio a sostenere che non sia costata nulla ai cittadini.

Detto ciò, i conti continuano a non tornare. Non c’è corrispondenza fra quanto trionfalmente dichiarato dagli organizzatori ed i dati forniti (casualmente nello stesso giorno) dall’Assessore allo sport, incaricato di rispondere alla nostra interpellanza ma stranamente non invitato alla Conferenza.
L’importo totale dei ricavi ottenuti dagli sponsor pari a 51.512 euro non corrisponde alla somma dei singoli contributi e così anche quello del bilancio finale.

L’importo offerto dalla Banca CRAsti a RCS è indicato in 85.400 euro ma non corrisponde a quanto scritto nella Delibera di Giunta che riportava invece una spesa pari a 109.800 euro.
Ora si apprende pure che, con l’intervento della Regione con una quota sostanziale di 85.400 euro il compenso a RCS è lievitato addirittura a 170.800 euro. Come mai tale esorbitante rincaro? Come mai ciò non è rilevabile da documenti ufficiali?

L’aspetto più grave infatti continua ad essere un altro e cioè il fatto che a distanza di ben 7 mesi non vengono ancora forniti documenti a riprova delle affermazioni fatte.
A tal proposito la prossima settimana mi recherò personalmente presso gli uffici di Via Gerbi per richiedere le Convenzioni RCS/Comune e allegati, corrispondenze, delibere già richiesti incredibilmente dal 13 di agosto. Dopodiché sarò il primo a voler chiudere questa storia.

A prescindere da queste gravissime negligenze e con tutti i dubbi contabili che permangono, appare comunque chiaro che la manifestazione nella migliore delle ipotesi, come vi avevamo preannunciato, è stata finanziata nella stragrande maggioranza dalla Banca di Asti con l’attuale Presidente in carica in pieno conflitto di interessi e addirittura della municipalizzata ASP SpA e quindi conseguentemente dal Comune stesso che la detiene per la quota di maggioranza.
Ad ognuno la libertà di trarre le proprie conclusioni circa la correttezza, trasparenza e opportunità dell’operato.

Una ultima riflessione. Qualcuno potrà chiedersi allora: ad Asti bisogna FARE O NO grandi eventi?
La mia risposta è ASSOLUTAMENTE SI, però attenzione, prima sarebbe necessario avere una città ben mantenuta, pulita, efficiente e decorosa, cosa che oggi assolutamente non è.
I grandi eventi servono proprio per accendere un faro sulla città e se essa non è pronta ciò si potrebbe rilevare un inutile dispendio di risorse se non addirittura un boomerang.