Coldiretti, Recovery Plan: un milione di posti di lavoro con svolta green

L’agroalimentare può offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale da sostenere con il Recovery plan.

E’ quanto afferma la Coldiretti Piemonte in riferimento ai dati Istat sull’occupazione che evidenziano la sostanziale tenuta dell’agricoltura nonostante la pesante crisi provocata dalla pandemia.

“Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento sono alcuni dei progetti strategici elaborati dalla nostra Organizzazione per la crescita sostenibile del Paese – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale –. Dobbiamo ripartire dai nostri punti di forza: l’Italia è prima in Europa per qualità e sicurezza alimentare ed è possibile investire per dimezzare la dipendenza alimentare dall’estero e creare un milione di posti di lavoro nei prossimi 10 anni. Basti pensare che in controtendenza rispetto all’andamento generale nel 2020, In Piemonte, sulla base dei dati Unioncamere Piemonte su dati Istat aggiornati al 30 settembre 2020, sono 3645 le imprese under 35 attive in campo agricolo e spiccano rispetto a settori come il manifatturiero. Ciò significa che l’agricoltura rappresenta davvero una traiettoria di futuro rispetto ad altri settori in difficoltà. Il Recovery Plan è, quindi, un’occasione imperdibile – proseguono Moncalvo e Rivarossa – per superare lo storico squilibrio nella distribuzione dei fondi europei che ha sempre penalizzato i nostri agricoltori e per superare gli ostacoli alla competitività delle produzioni agroalimentari nazionali rispetto ai concorrenti stranieri. I fondi europei vanno utilizzati per finanziare progetti strategici superando i limiti alla capacità di investimento nel comparto agricolo ed alimentare per portare benefici all’intero Sistema Paese con un impegno strategico di lungo periodo”.