Lettere al direttore

Asti, i consiglieri di maggioranza: “Chiediamo le dimissioni del collega Giorgio Spata”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei consiglieri di maggioranza del Consiglio Comunale di Asti.


Negli ultimi 2/3 giorni abbiamo potuto appurare, se ancora non fosse stato chiaro, come non vi sia mai limite al peggio.
In un primo momento eravamo convinti di dover intervenire in merito alla querelle relativa all’organizzazione della Tappa del Giro d’Italia.
Evento splendido e apprezzato dai nostri concittadini.
Siamo poi stati convinti di dover prendere le difese del nostro Collega Gianbattista Filippone (Noi i nomi e i cognomi li facciamo) e ricordare, a chi si nasconde dietro ai richiami alla Costituzione, come la nostra Carta all’art. 27, co. 2 disciplini la Presunzione di non colpevolezza.
E di doverli rassicurare che, nel caso in cui sarà necessario, saremo i primi, a tutela del nostro operato, a chiedere ad un Collega di valutare la sua situazione secondo le norme di legge.
Abbiamo pensato se fosse necessario “alzare gli scudi” davanti al Sindaco, attaccato tristemente per vecchie questioni personali che nulla centrano, che nulla determinano (o ci venga detto quale sia il fine di ricordare una vicenda chiusa da anni).

Ci siamo chiesti se la poco consistente replica della Collega Veneto fosse legittima, soprattutto quando sostiene che “il Sindaco si dovrebbe vergognare”.
Per cosa? Per aver chiesto il rispetto reciproco del regolamento a cui così costantemente il suo Gruppo si appella?
Per aver chiesto il rispetto dei nostri concittadini elettori, che lei dovrebbe rappresentare presentandosi alle sedute di Consiglio Comunale?
I Consiglieri del Gruppo 5 stelle parlano di “qualche assenza a discutibili consigli online”.
Noi ne abbiamo contate 10, tra cui le sedute del Bilancio di previsione, mentre il regolamento prescrive la decadenza dopo 3 assenze.
Come spesso capita si predica bene, quando poi si “razzola male”.

Invece no, tutto questo ora passa in secondo piano.
Siamo oggi qui a richiedere formalmente le dimissioni del Collega Giorgio Spata.
Lo chiediamo fortemente perché, indipendentemente dal fatto che si gridi all’onestà o meno, l’educazione non può mai mancare in chi svolge un ruolo istituzionale.
Reputiamo il Collega Spata una persona generalmente corretta, con senso civico ed attenta.
Ciò non di meno, comprenderete come non sia ammissibile accettare insulti quale l’appellativo di “scimmie ammaestrate” e doversi poi sedere, con il necessario rispetto reciproco richiesto per svolgere il nostro ruolo, nei banchi fisici o virtuali al fianco del Collega.
Riservata ogni ulteriore azione.

Asti, 1° febbraio 2021

Di seguito il post del consigliere Spata

post fb giorgio spata