Pochi segretari comunali e difficili da reperire: le proposte del sindaco di Ferrere Silvio Tealdi

Un recente decreto ministeriale riduce a cinque il numero degli enti convenzionabili con i segretari comunali

“Il servizio di segreteria comunale è stato penalizzato in questi ultimi anni dal blocco delle assunzioni, che per la Provincia di Asti ha comportato la presenza di pochissimi segretari in servizio con un rischio di interruzione del funzionamento degli organi collegiali, del Consiglio comunale e della Giunta comunale, oltre che dei Consigli e delle Giunte delle Unioni esistenti e in generale un rallentamento inevitabile dell’azione amministrativa e, in diversi casi, uno scadimento della qualità della consulenza giuridica di base causata dal sovraccarico di incombenze ai pochi segretari comunali rimasti”.

A porre in luce la questione è Silvio Tealdi, sindaco di Ferrere e presidente dell’Unione dalla Piana alle colline. Ad aggravare questa situazione si aggiunge inoltre il Decreto ministeriale del 21 ottobre 2020 con il quale il numero massimo di enti convenzionabili viene ridotto a cinque senza riguardo per la loro dimensione.

“In questo modo si mettono in difficoltà operativa tutti quegli enti minori che per assicurarsi la fondamentale presenza del Segretario comunale hanno su altro versante implementato le mansioni degli istruttori amministrativi e direttivi proprio per rimediare alla carenza dei segretari e non possono ora ridurre le spese di queste figure per pagare una quota di spesa più alta del segretario comunale” continua Tealdi.

I sindaci sono quindi in grave difficoltà, perché l’applicazione della riduzione a cinque Comuni, oltre ad essere più onerosa per gli enti minori, non sarebbe nemmeno praticabile per mancanza di candidati, trovandosi la provincia di Asti con un numero segretari comunali insufficiente.

Da qui le proposte di Tealdi. La prima riguarda la dimensione dei comuni e la popolazione. “Propongo di chiedere a tutti i livelli istituzionali di ripensare il limite di cinque enti locali per le convenzioni di segreteria, sostituendolo con un più realistico limite di numero contemperato alla popolazione, tale da favorire gli enti minori e non di affondare le loro già precarie finanze e ai Sindaci piemontesi di portare la mozione all’approvazione nel proprio consiglio comunale;

Un’altra idea riguarda invece le procedure di reclutamento “da accelerare mediante concorso dei segretari comunali in modo da colmare al più presto la carenza di personale in questo settore”.

“Propongo infine – conclude Tealdi – di rappresentare al Ministero dell’Interno che la carenza della figura del Segretario comunale e gli inconvenienti che ne discendono si associa ad una più generale carenza di organico nei settori amministrativi discendente dalle difficoltà di gestione delle procedure di reclutamento del personale a mezzo di regolare concorso causata dalla pandemia”.