Lettere al direttore

Mario Malandrone: “Rasero ha perso il numero di Rizzo?”

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Riceviamo e pubblichiamo


E mentre le polemiche sul coinvolgimento delle parti politiche, per primo a lamentarsi è Lanfranco il Presidente della Provincia, su mancate interlocuzioni in merito ai temi che contano di più come l’uso dei fondi del Recovery Fund, lui moralizza sui cinque stelle
Già spuntano le prime riflessioni sulle proposte fatte da Rasero, pagelle e i giudizi non sono lusinghieri.
Mentre in fondo l’opposizione in questi primi mesi dell’anno ha tenuto un comportamento, rispettoso di una politica del dialogo.

Il Sindaco torna a fare i conti in casa dei Cinque Stelle, a ironizzare sul loro ruolo di paladini della giustizia. Il modo di comunicare un atto dovuto relativo alla Consigliera Martina Veneto assente negli ultimi consigli comunali, si tinge di ironia, di sberleffo politico.
Ovviamente non giustifico l’assenza della Consigliera, mi pare di capire che il Sindaco non abbia avuto interesse a relazionarsi con lei per chiarimenti sulle assenze.

Ha preferito lo sberleffo pubblico via stampa, piuttosto che due telefonate: una alla Veneto e una a Rizzo.
Se l’atto di chiedere rispetto di regole era dovuto poteva farlo senza perdere la gentilezza, il modo di comunicarlo sui giornali che ha usato è davvero pessimo. La Consigliera Veneto, si è sempre comportata in modo corretto e rispettoso, così come il collega Giargia, altro bersaglio della comunicazione Politica del Sindaco.

Il Sindaco si rivolge al Presidente Rizzo attraverso i giornali, possibile che i due non si parlino?
Gli uffici distano molto, o li separa solo la Sala Platone.
Esaurito l’eterno Refrain sui vari Paolo Romano, a giorni alterni attaccava il Parlamentare e il Presidente di Nos ora torna con il solito motivetto sui Cinque Stelle.

Oggi il bersaglio è la Veneto, ovviamente usata per colpire il Movimento 5 Stelle. Di un dialogo mai ricercato con la minoranza, di consigli senza poter discutere di interpellanze per 8 mesi (assenza più lunga di quelle della Veneto, imbavagliata da ordini del giorno senza interpellanze), di commissioni convocate solo negli anni bisesti, di consigli online con telecamere spente, di proposte delle minoranze mai prese in esame, di esigenze inevase delle parti sociali, di settori importanti culturali e produttivi nemmeno ascoltati.
Consideremo questo tempo usato per questa comunicazione non certo galante, come sottratto ad occuparsi di cose più importanti. Più che fare questa comunicazione politica dovrebbe occuparsi di una vera visione di città, proprio nel momento in cui arriveranno risorse occorrerebbe cercare dialogo e idee se le proprie non sono all’altezza del momento.

Apprendiamo che il Sindaco invece preferisce fare la radiografia ai comportamenti di parte dell’opposizione. Non so se lo preferivamo quando si travestiva e andava per supermercati, o quando usa un atto dovuto (il rispetto del regolamento) per attaccare una consigliera a mezzo stampa, facendo ironia sui comportamenti morali del suo gruppo. Proprio quando l’opposizione sta dialogando, Rasero non si mostra gentile e usa il “coraggio” non per rilanciare la città (ferma da 4 anni) ma per fare campagna politica. Se Rasero ha perso il numero di Rizzo, tanto da dover usare i giornali, mi chiami e glielo mando con un messaggino.

Mario Malandrone

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