Il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna in visita ad Asti: “Puntiamo sulla valorizzazione dei poli territoriali” fotogallery

Il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, accompagnato dalla Prorettrice Giulia Anastasia Carluccio, ha visitato il Polo Universitario astigiano.

La mattinata si è aperta con la visita nelle aule recentemente informatizzate e dotate di collegamenti wireless, nei laboratori scientifici e informatici. Presenti le autorità, il Rettore ha inaugurato le due “perle” tecnologiche realizzate durante la chiusura per l’emergenza Covid: il laboratorio scientifico supertecnologico per gli studenti del corso di Infermieristica e la sala regia e registrazione per la teleformazione, dotata di apparecchiature all’avanguardia e strumenti di ultima generazione per la “Dad”.

“La visita del rettore – ha detto il presidente Mario Sacco – si inserisce in un momento di massimo impegno per il polo formativo astigiano, sia sotto il profilo degli investimenti per dotare la sede di nuove tecnologie per la teledidattica e la formazione a distanza, sia dal punto di vista organizzativo con un ampliamento dell’offerta formativa ed i servizi agli studenti in costante crescita per tutti i corsi afferenti all’ateneo torinese”.

La mattinata si è conclusa in aula magna, presenti i responsabili dei corsi attivi nel polo astigiano, un’occasione per fare il punto sulla situazione del polo Astiss e guardare al futuro.

“Per Asti è una giornata storica – ha detto il presidente Sacco – la visita del rettore è l’occasione per presentare i risultati dei nuovi progetti. Grazie agli investimenti e al lavoro in accordo con l’Asl e con i responsabili del corso di Infermieristica, il laboratorio darà la possibilità ai 225 studenti di avere tecnologie all’avanguardia utili per il loro lavoro. In prospettiva, c’è la volontà di Astiss di rafforzare l’impegno sulla specializzazione nella sanità, per formare infermieri di comunità e dare nuovo impulso alla medicina del territorio. L’emergenza, infatti, ha messo in luce la carenza di professionalità nel settore sanitario: bisogna puntare sulla formazione capace di creare sbocchi di lavoro e occupazione”. Sacco ha ribadito l’impegno sull’università: “Siamo nella più importante istituzione culturale e di formazione del territorio – ha sottolineato Sacco – Nonostante l’emergenza abbiamo un alto numero di iscritti, oltre 1600, con molti studenti da fuori e dall’estero. Crediamo molto in questo nostro polo universitario e siamo soddisfatti dei risultati raggiunti. Possiamo contare sull’appoggio delle istituzioni”.

La conferma dalle voci degli amministratori, a partire dal sindaco Rasero: “L’università – ha affermato il sindaco Maurizio Rasero – è la realtà più importante che abbiamo sul territorio, anche e soprattutto in prospettiva futura. Circa 1.600 studenti, in parte da fuori città, rappresentano una rilevante realtà anche per quanto concerne l’indotto. Tutto il territorio crede nella nostra Università. Molti investimenti sono stati fatti ma molti altri vogliamo ancora farne”.

“E’ necessario guardare al futuro con capacità di investire e focalizzando su specifici aspetti – ha rimarcato il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco – Serve una regia e saper scegliere come investire, ma farlo in cultura è un obiettivo importante da perseguire”. L’assessore regionale Marco Gabusi ha sottolineato l’importanza della medicina territoriale: “Lo sapevamo da tempo, ma l’abbiamo trascurata. L’emergenza ha ricordato l’importanza di ripensare il nostro modello. Astiss potrà diventare ancor più un riferimento, e sarà importante continuare a investire”.

Nel suo discorso il Rettore Geuna, che da ex docente già conosceva il polo astigiano, ha esordito ricordando la concomitanza con la “Giornata della memoria”: “Credo che celebrare proprio oggi la cultura sia un segnale particolarmente importante. Inoltre questo Polo è intitolato a Rita Levi Montalcini, una neuroscienziata, che è l’ambito in cui ho lavorato anche io prima di diventare rettore e al quale tornerò finita questa esperienza”.

Dal Rettore, parole di apprezzamento per gli investimenti sulle tecnologie, dalla sala di registrazione al laboratorio di Infermieristica: “Una risorsa importante per la formazione, anche quella continua”. Guardando al futuro, parlando di una “prima visita che non sarà l’ultima”, Geuna ha poi sottolineato che “nel piano strategico c’è la volontà di trasformare la nostra Università da torinocentrica a diffusa sul territorio”: “E’ nata a Torino, dove ha sviluppato una storia che non può essere sconfessata, ma vi sono molti altri territori da valorizzare – ha precisato il Rettore – Abbiamo progetti concreti per ampliare le nostre proposte formative, anche sulla scorta dell’esperienza maturata affrontando l’emergenza pandemica”.