Dati di Unioncamere, Confcommercio: “Preoccupa il dato di Asti: al 31/12/2020 hanno chiuso 120 imprese”

"Preoccupa il dati di Asti : al 31/12/2021 hanno chiuso 120 imprese, un saldo negativo dello - 0,51%.

Sono stati resi noti in questi giorni i dati relativi al 2020 dei registri imprese delle Camere di Commercio.

A livello nazionale si registra una crescita di imprese, infatti a fronte di 272.992 che hanno chiuso nel corso del 2020 ne troviamo 292.308 che hanno aperto, con un incremento pari allo 0,32%. A livello regionale invece in Piemonte si registra un calo di 971 imprese (20.942 quelle nuove e 21.913 quelle cessate), con un tasso di crescita negativo (0,23%) come riportato nell’articolo di seguito correlato.

Per quanto riguarda la provincia di Asti si registra un calo di 120 imprese, infatti sono 1017 quelle nate nel 2020 e 1137 quelle cessate, con una percentuale del -0,51% un dato che preoccupa come emerge dalla nota odierna della Confcommercio di Asti: “Stante il dato generale di Unioncamere al 31 dicembre 2020, a fronte di 292.308 imprese che hanno aperto, ben 272.992 hanno chiuso e questo fa emergere un saldo positivo pari del + 0,32%, ma se andiamo ad analizzare i dati del nostro territorio, rileviamo nostro mal grado che da quello astigiano il saldo è negativo: un -0,51%.”

“E’ il risultato di una pandemia che nel 2020 ha messo a dura prova tutti e che ha lasciato il segno, in particolare nei settori del commercio e del turismo, dove il saldo negativo sale a –1,05%” prosegue la Confcommercio di Asti. “Fermo restando che questi dati dovranno essere verificati alla fine del primo trimestre del 2021, riteniamo che non basti la capacità di adattamento e di resilienza dimostrata dai commercianti e dalla ristorazione di fronte al cambiamento causato da questa pandemia che ha reso tutto “diverso”, ma che proprio per questo sia necessario che cessi questo sistematico succedersi di provvedimenti e DPCM che spesso hanno creato solo confusione e disagio, finendo col penalizzare pesantemente proprio gli operatori del commercio, della ristorazione e del settore moda…, molti dei quali stano ancora aspettano i ristori promessi. Per poter affrontare le nuove sfide del 2021 servono certezze” conclude la nota della Confcommercio di Asti.