“Confcommercio Asti condivide le motivazioni della categoria ma boccia l’illegalità e la disobbedienza della protesta #ioapro”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa con le dichiarazioni del Direttore di Confcommercio Claudio Bruno in riferimento alla manifestazione programmata per il 15 gennaio 2021 denominata “DPCM Autonomo #IOAPRO”


Da giorni circola sulle pagine dei social e non più tardi di ieri sera anche sulle reti delle televisioni nazionali il grido di protesta dei ristoratori e di tutti i pubblici esercizi che ormai da quasi un anno sono costretti alla chiusura delle loro attività per le misure adottate dal Governo in riferimento alle norme anticontagio.
La protesta in nome del “DPCM autonomo” programmata per venerdì 15 gennaio con l’apertura serale dei ristoranti e bar deve farci riflettere non solo dal punto di vista economico ma anche etico-sociale perché ormai tutte le categorie economiche sono allo stremo ed in particolar modo i pubblici esercizi costretti ad aprire e chiudere un girono si e l’altro no senza poter pianificare la loro attività di impresa e questo non è più possibile ed ammissibile.

La Confcommercio di Asti da sempre, ed in particolar modo, in questo momento così difficile, rappresenta e difende i pubblici esercizi dando peso al suo ruolo di interlocutore principale con Enti e Istituzioni a qualsiasi livello .
La nostra Associazione chiede più aiuti economici per le attività costrette alla chiusura, indennizzi certi, quantificati ed in tempi rapidi e non aleatori come è avvenuto fino a questo momento.
Le attività che hanno rispettato ed investito per rispettare in modo puntale i protocolli anticontagio del Governo devono riaprire ed essere messe nelle condizioni di “tirare su’ la loro serranda” e non chiudere più.

Il Governo come istituzione principale, di questo paese, deve dare delle risposte certe ai nostri imprenditori o quanto meno una pianificazione strategica che però venga rispettata; i nostri soggetti economici sono anche cittadini e come tutti hanno bisogno di certezze e non solo di responsabilità.

Come non dare ragione e condividere la rabbia e le tensioni sempre più accentuate purtroppo; come Confcommercio continueremo a lavorare ai tavoli istituzionali , adottando i comportamenti che riteniamo più utili e funzionali alla categorie , prima fra tutte quella della ristorazione , consapevoli delle problematiche e della profonda crisi che sta attraversando .
Eventuali azioni e/o prese di posizione devono essere condivise ed uguali su tutto il territorio nazionale questo è il nostro orientamento , che nasce avendo la piena consapevolezza della gravità della situazione sempre più caotica e confusa !

Se le nostre istituzione non riescono a colmare questa inefficienza è possibile che si verifichino manifestazioni e scioperi con un taglio di “disobbedienza civile” con aperture non controllate senza rispettare le norme di legge in vigore e le possibili conseguenze sanzionatorie per gli stessi imprenditori e clienti.
Noi come Confcommercio, però, pur condividendo le enormi difficoltà oggettive del momento e le motivazioni della categoria, siamo dell’avviso che la protesta sia giusta, a patto che, si rispettino le leggi e le imposizioni normative seppur non condivise, perché in un paese civile e democratico dove il diritto a manifestare in modo pacifico nel rispetto delle regole è un diritto contenuto nell’art.21 della nostra carta Costituzionale ma sempre rispettando la legge!

Il direttore
Claudio BRUNO