Cocconato: sì alla pista ciclabile sull’Asti-Chivasso, ma serve una riorganizzazione capillare del trasporto su gomma

Il Comune di Cocconato accetta la proposta dela Regione Piemonte di convertire la linea ferroviaria Asti-Chivasso a pista ciclabile a fronte di una riorganizzazione omogenea e capillare del trasporto su gomma.

Questo il contenuto della delibera di Consiglio dello scorso 22 dicembre.

“Si tratta di un progetto grosso, che unisce tante amministrazioni con lo scopo di avere una visione unica di un territorio che vuole rialzare la testa e cambiare marcia” commenta il sindaco di Cocconato Umberto Fasoglio.

L’idea alla base è quella, già proposta dalla Regione Piemonte per altre realtà come la linea Nizza Monferrato-Castagnole-Alba, di realizzare una pista ciclabile al posto della ferrovia.

“Abbiamo accolto l’invito dell’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi che ci ha spiegato come la linea fs, che anche se non dismessa risulta sospesa, non verrà riattivata – entra nel dettaglio il primo cittadino – A questo punto è possibile cambiarne destinazione d’uso, con un progetto pilota che non prevede lo smantellamento dei binari, ma anzi il loro utilizzo come struttura su cui porre pannelli per realizzare una ciclabile”.

La linea ferroviaria Asti-Chivasso, inaugurata nel 1912 e attualmente sospesa, è a semplice binario e non elettrificata e si sviluppa per circa 51 km, attraversando i Comuni di: Cocconato, Murisengo, Robella, Montiglio Monferrato, Montechiaro d’Asti, Chiusano d’Asti, Cossombrato, Settime, Cinaglio, Cunico.

“Noi siamo il comune capofila e la maggioranza dei comuni tra Asti e Cocconato interessati dalla tratta sono d’accordo. Ci troviamo spesso, anche con l’assessore Gabusi per cercare di delineare meglio il progetto, che può dare una svolta al territorio in chiave di turismo ecosostenibile che potrà avere risvolti positivi per creare anche una rete di attività. E’ un progetto anche importante dal punto di vista della sicurezza stessa dei ciclisti che potranno avere una ciclovia a loro dedicata”.

Il prossimo passo sarà uno studio di fattibilità per capire come il progetto possa concretizzarsi e in che tempi.

La delibera consigliare tuttavia non si è limitata ad accogliere la proposta regionale, ma ha avanzato una richiesta alla Regione stessa: a fronte della conversione a ciclabile della ferrovia, Cocconato richiede di ripensare e riorganizzare il trasporto pubblico locale su gomma, quindi gli autobus, con un servizio che copra il territorio tra Asti e Chivasso in modo più capillare con più corse durante la giornata e in orari più adatti alle esigenze dei cittadini.

Attualmente nei Comuni che si trovano lungo il percorso ferroviario Cocconato-Asti, il servizio di trasporto è gestito con diverse linee di autobus: in certi orari le corse si sovrappongono, mentre in altri risultano assenti.

“Tutti i paesi da Asti a Cocconato hanno il centro in cima alle colline, mentre le stazioni si trovano nel fondovalle. E’ quindi necessario un trasporto che arrivi nei centri, quindi più capillare in termini di spazio ma anche in termini di tempo. Non possono esserci lassi di ore tra il passaggio di un bus e l’altro, deve esserci un piano omogeneo, con passaggi frequenti, più comodo e più economico per gli utenti – evidenzia ancora Fasoglio che conclude – Finalmente qualcosa si sta muovendo: il territorio vuole avere una visione unica per un vero rilancio e per cambiare marcia”.