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Bravate e atti vandalici: cosa significa non avere senso civico e come si possono ripagare i danni

Vasi rovesciati, rotti o rubati, muri imbrattati, addobbi natalizi rotti: queste sono alcune delle azioni che da un anno circa si ripetono a Moncalvo, comune nel nord della provincia.

Da cosa dichiarano i testimoni sembra che i fatti siano aumentati in concomitanza con i periodi di lockdown a causa del Covid. Non sono stati individuati i singoli responsabili ma una fascia d’età. Si tratterebbe di adolescenti e ragazzini che con le scuole chiuse non sanno come trascorrere il tempo e si divertono con delle bravate, come fosse una sfida. I cittadini sono stanchi di queste azioni provocatorie che dimostrano una mancanza di senso civico, cioè di rispetto degli altri e delle regole di vita di una comunità.

In molti casi, quando i responsabili di queste azioni vengono riconosciuti, soprattutto se si tratta di ragazzi minorenni, si chiede loro di ripagare i danni con piccoli lavori, per esempio pulendo dove hanno sporcato. E’ un modo per dare una seconda occasione e per far crescere cittadini responsabili e rispettosi.

Questo è successo a Tonco, sempre nel nord Astigiano. Lo scorso anno durante i festeggiamenti di Capodanno alcuni ragazzi tra i 16 e i 19 anni si erano introdotti senza permesso nelle aule della scuola sporcandole. A loro il sindaco aveva chiesto di ripagare i danni rimboccandosi le mani. A causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile  coinvolgerli in prima persona in lavori in presenza a scuola, gli organizzatori della festa hanno quindi realizzato dei pannelli colorati da appendere nelle aule per abbellirle.

“Sono soddisfatto – ha dichiarato il sindaco del paese – Hanno dimostrato di essere maturati e un senso di responsabilità”.