Asti, tragedia al campo nomadi: il cordoglio di Rasero. Coppo: “Una fatalità che poteva capitare ovunque”

Prime reazioni da parte dell’Amministrazione per la tragedia accaduta stanotte al campo nomadi di via Guerra, dove, in seguito ai festeggiamenti per il Capodanno, un tredicenne è morto per le conseguenze di uno scoppio di un ordigno pirotecnico.

“Questa mattina mi sono subito recato al campo per portare la vicinanza mia e di tutta la città – spiega il sindaco di Asti, Maurizio Rasero – ho parlato con i genitori del piccolo che mi hanno spiegato l’accaduto. E’ una tragedia che ci lascia tutti attoniti e che purtroppo fa iniziare il 2021 nel peggiore dei modi”.

Rasero vuole anche puntualizzare alcuni sviluppi successivi di questa drammatica notte: “Ho parlato con il dott. Ghiselli, primario del pronto soccorso, e vorrei ridimensionare quanto riportato da molti giornali: c’è stata la rottura dell’interruttore della porta automatica ed un danno ad una barella, ma nulla che lasci intendere un quadro di devastazione come è stato riportato”.

Rispedisce al mittente, invece, le accuse arrivate dall’opposizione sull’esposizione mediatica del  primo cittadino: “Sono andato al campo privatamente per esprimere il mio cordoglio: c’erano alcune testate nazionali e hanno richiesto una mia dichiarazione, ma non ho detto nulla più che esprimere il mio dolore”.

“Alla famiglia va il nostro cordoglio per una giovane vita spezzata – afferma il vicesindaco Marcello Coppo – questa è una tragedia che poteva capitare ovunque. Il problema del campo di Via Guerra esiste da decenni e questa amministrazione sta cercando di risolverlo con tutte le difficoltà dovute ai ritardi: a chi va cercando motivi di sciacallaggio politico, ricordo quando, ormai anni fa, si consumò una tragedia simile con un caso di grave malattia dovuto alle condizioni sanitarie della struttura. Allora la tragedia non fu una fatalità come oggi ma un problema strutturale del campo. Dopo essersi strappati le vesti cosa si fece? Nulla. Io invece spero che il campo possa essere sgomberato entro l’anno, abbiamo avuto una forte sinergia in questo senso anche da parte del questore: io credo che grazie ad una sinergia di diversi enti si possa trovare una sistemazione abitativa per tutti gli occupanti”.