Asti, città ambasciatrice della cultura del sollievo

E’ stato ufficializzato l’ingresso di Asti nella rete delle “Città del Sollievo” da parte della “Fondazione Gigi Ghirotti Onuls”.

Ma cosa significa sollievo? Se n’è parlato nel dettaglio, questa mattina, 23 gennaio, nella giornata celebrativa e di riflessione, organizzata in modalità online da Federsanità Anci Piemonte e dal Comune di Asti alla presenza delle autorità, dell’Asl Asti e del mondo associativo astigiano (LILT – Lega Italiana per la lotta contro i tumori, AstroOdv, Associazione Con Te OdV, ProgettoVita, Vivere Qui e Ora).

Sollievo significa essere vicino ai soggetti fragili, coloro che si trovano in condizioni di disagio e sofferenza, per dare loro dignità. Sollievo significa umanizzare il vivere e il morire. Sollievo significa non abbadonare chi soffre nella vita così come nella morte.

Particolarmente toccanti sono stati gli interventi di Roberto Giolito, dirigente Servizi Sociali di Asti; Marcello Tucci, direttore Oncologia e Cure Palliative Asl AT ; Bartolomeo Marino, Presidente Associazione L.I.L.T e Marco Prastaro vescovo di Asti. Diverse le parole chiave della cultura del sollievo come evidenziato dai relatori. Accogliere la sofferenza senza spevantarsi. Toccare perché il tocco, il tenere la mano è fondamentle per il paziente. Ascoltare e mettersi allo stesso livello del malato.  In tutti gli interventi è emerso come l’attuale pandemia abbia portato drammaticamente alla luce la centralità della persona nelle cure e l’importanza del sollievo non solo dal dolore fisico ma anche piscologico, spirituale e relazionale.

Da tempo c’è una sempre crescente sensibilità su questi temi ad Asti, che proprio per questo è stato il primo comune in Piemonte, ad essere entrato nella rete delle Città del Sollievo. Essere “Città del Sollievo” significa riconoscere l’attenta opera di sensibilizzazione con le attività delle diverse associazioni del territorio, e delle preziose attività svolte da medici, infermieri e personale sanitario dell’ospedale Cardinal Massaia in ambito delle terapie del dolore.

La cerimonia ha consentito inoltre, attraverso la voce di Mario Santarelli Consigliere Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, di celebrare la figura di Gigi Ghirotti,  scrittore e giornalista, che commosse l’opinione pubblica nazionale con le sue undici inchieste giornalistiche e due programmi televisivi in onda nel 1973 e 1974 da inviato speciale, suo malgrado, nel tunnel della malattia della ospedalizzazione, come egli stesso si definì.

Un invito infine da parte dell’assessora alle Politiche Sociali Mariangela Cotto per organizzare un evento in collaborazione con tutte le “città del sollievo” italiane.