Regione Piemonte, per il 2021–2027 fondi Ue in aumento

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Nella programmazione per il periodo 2021 – 2027 avremo dall’Unione Europea circa il 25,7% di risorse in più rispetto alla programmazione 2014 – 2020, passando complessivamente da 7,5 miliardi a circa 9,5 miliardi di euro, tuttavia questo aumento di risorse dovrà essere coperto con una maggiore quota a livello regionale, dunque bisognerà rivedere in aumento il cofinanziamento. Questo aspetto è un punto fondamentale da tenere presente per stabilire ora la nostra programmazione per l’utilizzo dei fondi Ue dei prossimi anni. Bisognerà cercare di coprire con risorse europee quanto veniva in passato coperto con risorse regionali: dobbiamo mettere il bilancio della Regione nelle condizioni di reggere l’impatto”.

Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano durante l’informativa sui Fondi europei nella seduta congiunta delle Commissioni Bilancio e Industria, presieduta da Claudio Leone. Le risorse per le Politiche di Coesione per l’Italia saranno di 43,115 miliardi di euro, così suddivisi: 41,150 miliardi per la Coesione sociale in senso stretto (fondi strutturali), 1 miliardo e 30 milioni per il Jtf (fondo per la transizione energetica), 935 milioni per la Cooperazione territoriale europea.
Da maggio 2018 la Commissione europea ha dato gli obiettivi per un’Europa più vicina ai cittadini con cinque obiettivi di policy generali, che saranno poi articolati in singoli progetti specifici: per una Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini.

“Un gruppo di lavoro – ha detto l’assessore Tronzano in Commissione – sta lavorando per stilare una bozza del Documento strategico unitario. Lo scopo è arrivare, dopo i necessari confronti con tutti i soggetti coinvolti, ai programmi operativi regionali da sottoporre poi al governo insieme alle altre Regioni. Le prime risorse Ue arriveranno presumibilmente all’inizio del 2022, abbiamo quindi il problema di come finanziare in anticipo le azioni nel 2021. Dovremmo riuscirci perché il governo si è impegnato ad aiutare le Regioni”.

Nella cronologia dei tempi che accompagneranno questa fase di programmazione, è indispensabile che a livello europeo lo Stato giunga in tempi brevi a definire l’Accordo di Partenariato cui seguiranno i Regolamenti europei che conterranno le indicazioni operative per le regioni. Considerando tali tempistiche, per evitare che nell’anno 2021 non si possano attivare le iniziative previste per mancanza di risorse, lo Stato ha ipotizzato un anticipo di risorse FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) dunque di carattere statale in favore delle regioni, come misura “ponte” tra la vecchia e la nuova programmazione.

Per chiedere precisazioni e chiarimenti sono intervenuti i consiglieri: Monica Canalis (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Domenico Ravetti (Pd), Diego Sarno (Pd).

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