Lettere al direttore

Moncalvo, polemiche sulle luminarie: “Forse la sensibilità non manca a noi che mettiamo le luci e le decorazioni”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta alla lettera pubblicata ieri sulla luminarie in Piazza San Francesco a Moncalvo


Gentilissimo cittadino,
io come te sono nata e cresciuta a Moncalvo, ma ho anche il coraggio di firmarmi con il mio nome e non con uno pseudonimo. Dispiace cedere alla tua provocazione soprattutto in questo momento che, come hai già detto, è difficile, ma che stai rendendo sicuramente più amaro. Stiamo veramente a parlare di queste cose? Abbiamo parenti e amici morti in quest’anno difficile, gente che non sa come affrontare il futuro e polemizziamo sulle luminarie. Forse la sensibilità non manca a noi che mettiamo le luci e le decorazioni.

Sono responsabile ormai da anni delle decorazioni natalizie che impegnano i volontari della pro loco tutto l’anno. Forse vedi comparire pacchi, luci e molto altro pensando che basti schioccare le dite e che non servano sacrifici. Le luci arrivano fino a dove ci sono i cavi e i soldi e i pacchi arrivano fino a dove siamo arrivati a farli. Se, come dici hai tempo per stare sulle panchine, allora ti invito nel laboratorio di casa mia a fare pacchi durante l’anno, così potrai provare con mano cosa significa prepararsi a questo periodo. Inoltre, forse non sei informato, ma c’è stato espressamente chiesto di non posizionare pacchi nei pressi delle chiese per rispetto durante le funzioni. Come te sono di Moncalvo e non ricordo luci e decorazioni in Piazza San Francesco. Questa è di certo una sterile polemica perché le cose andavano troppo bene e si è riusciti a fare grandi cose con pochi soldi e i volontari.

Abito in via Roma e, se seguo il tuo ragionamento, allora anche questa è una via “dimenticata”. Ma, lo sai benissimo, non è possibile mettere decorazioni ovunque. Se lo facessimo, avresti la possibilità di lamentarti che sperperiamo i soldi. Io a casa mia le ho messe, ho reso bella la mia via, potresti fare lo stesso anche tu, e, se ti avanzasse qualcosa, potresti darlo a chi non le ha.

Non si tratta di essere permalosi o di non accettare consigli. Ricevo periodicamente richieste di pacchi e decorazioni e cerco di soddisfare tutti; infatti quest’anno sono arrivati in Piazza Vittorio Emanuele perché c’è stata una precisa richiesta.

Per quanto riguarda la piazza aperta o chiusa, ritengo non sia un argomento di mia competenza, ma forse ti sei dimenticato che la viabilità e i parcheggi sono ridotti a causa del crollo di un muro.

Il benaltrismo è uno sport molto praticato nel nostro paese, fai fai e comunque c’è sempre qualcuno che si lamenta perché non hai fatto abbastanza. Ed è sempre più facile scrivere polemiche e sollevare polveroni che dimostrare il proprio valore.

Valentina Toson, segretaria Pro loco