Molestie sessuali a danno di due studentesse, nei guai professore domiciliato nell’Albese

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa delle Procura della Repubblica del Tribunale di Asti.


Gli operatori di una comunità per minorenni del Biellese avevano notato che una loro ospite sedicenne, da diversi giorni, al rientro dalla scuola appariva triste e turbata. Dopo alcuni colloqui la ragazza era riuscita a confidare che a scuola aveva subito in più occasioni delle molestie sessuali da parte di un insegnante, consistite in ripetuti palpeggiamenti dei glutei e del seno. E’, quindi, stata trasmessa opportuna segnalazione alla Procura della Repubblica di Asti, oltre che all’istituto scolastico interessato, che ha dato corso ad una delicata ed articolata attività d’indagine.

Il docente segnalato è stato cosi identificato: si tratta di cinquantacinquenne residente in Sardegna, ma di fatto domiciliato nell’Albese. E stato appurato che il docente, insegnante di un corso di cucina, aveva mosso diversi apprezzamenti e battute a sfondo sessuale con altre alunne e che la direzione dell’istituto di istruzione aveva concordato un suo allontanamento. Soprattutto è emerso che l’uomo aveva molestato durante la sua frequentazione scolastica anche un’altra studentessa sedicenne. Qualche mese dopo l’allontanamento della scuola l’indagato avrebbe poi avvicinato la giovane, fatta salire in macchina e, dopo essersi recato in zona appartata, avrebbe consumato un atto di violenza sessuale, minacciando di ammazzarla se avesse detto qualche cosa. I capi di accusa contestati riguardano, quindi, ripetuti atti di violenza sessuale in danno delle due ragazze in allora minorenni.

E’ stata acquista documentazione e, a seguito dei due incidenti probatori svolti per consolidare le dichiarazioni delle vittime, sono state sentite molte persone informate sui fatti. Per la gravità dei delitti contestati, a seguito dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti dalla Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Asti ed in considerazione del pericolo di reiterazione di reati della stessa indole — ancorchè attualmente l’uomo non svolga più l’attività di insegnante – la Procura della Repubblica ha chiesto al Tribunale di Asti la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’indagato. II GIP Dott. Federico Belli ha accolto la richiesta ed emesso relativa ordinanza cautelare che è stata eseguita il 7 dicembre scorso.

L’11 dicembre si è svolto l’interrogatorio di garanzia ed in tale occasione la difesa dell’indagato — che ha negato tutti gli addebiti – ha chiesto la revoca della misura cautelare: l’istanza, tuttavia, è stata rigettata dal GIP che ha confermato gli arresti domiciliari. L’attività investigativa, diretta dal PM Dott.ssa Simona Macciò, è stata svolta dai poliziotti della Sezione di PG della Procura della Repubblica di Asti.