La proposta di una stanza degli abbracci per la Casa di Riposo di Villanova d’Asti

Nasce un dibattito in rete sulla possibilità di installare una stanza degli abbracci anche a Villanova d’Asti e in particolar modo nella Casa di Riposo San Giovanni Evangelista.

Il progetto viene prospettato alla comunità dal poeta villanovese Max Ponte, raccogliendo la disponibilità a valutare una sua installazione da parte del Sindaco Christian Giordano.

“Ritengo – afferma Ponte – che sia un dispositivo che risponde all’urgenza degli affetti, a Villanova e in tutta Italia. La stanza degli abbracci è una soluzione che avvicina ospiti e famigliari, di costo sostenibile ed eventualmente finanziabile con una raccolta fondi. Ci hanno già pensato alcuni piccoli comuni della nostra zona. L’emergenza pandemica non deve far perdere, in Italia, l’aspetto umano. Si tratta di un tema, quello della solitudine dei malati durante la pandemia, del quale ho parlato spesso. Una mia recente poesia affronta questo triste fenomeno e si intitola “I parenti dei malati osservano come i gatti”:

I parenti dei malati
Fanno serenate
Ai bordi dei nosocomi
Sotto gli ospedali
Stanno in piedi
Sul tetto
Delle auto
Pervicaci
Osservano
Attraverso i vetri
Come i gatti
È questo essere
Animali che ci rende
Sempre più umani
Che ci avvicina a dio
Che ci sottrae al fango
Della miseria e dell’oblio.”

E mentre si attendono riscontri, anche tecnici da parte di amministratori e responsabili, l’idea di una stanza degli abbracci a Villanova d’Asti si fa strada come un simbolo di speranza per il futuro.

Nella foto di repertorio la stanza degli abbracci che è stata creata a Govone, presa ad esempio da Max Ponte per portarla anche a Villanova.