Il programma dei rappresentanti degli studenti del Liceo Scientifico di Asti tra incertezze e difficoltà

Matteo Campagnoli, Luca Stobbione, Alessio Di Vita e Zakaria Zouhair sono i nuovi rappresentanti d’istituto del Liceo Scientifico F.Vercelli.
Se per Matteo e Luca si tratta del secondo mandato, Alessio e Zakaria sono alla loro prima esperienza.

Li abbiamo intervistati per sapere da loro cos’hanno in programma per un anno così difficile, segnato inevitabilmente dall’emergenza coronavirus.

Alessio cosa ti ha spinto a candidarti e cosa ti aspetti da quest’anno?
L’anno scorso sono stato all’interno della consulta, il rappresentante d’istituto era una cosa che volevo fare da tempo e quest’anno, visto che nessuno si stava candidando, ho preso la palla al balzo e alla fine devo dire che è andata bene. Sinceramente non so cosa aspettarmi da quest’anno, personalmente spero di poter tornare a scuola per riuscire ad organizzare tutto ciò che abbiamo promesso agli studenti.

Matteo, Luca, per voi è il secondo anno da rappresentanti, cosa vi ha spinto a ricandidarvi?
La motivazione principale che ci ha spinto a ricandidarci è che l’anno scorso siamo riusciti a far poco, o meglio, abbiamo raggiunto la maggior parte degli obiettivi che ci eravamo posti ma avremmo voluto fare molto di più, purtroppo il covid ha bloccato tutto e tutti.
Quando ci siamo candidati l’anno scorso il nostro principale obiettivo era quello di creare un maggiore senso di appartenenza alla scuola, quest’anno vogliamo continuare questo percorso. Per quanto riguarda la situazione che stiamo vivendo ovviamente speriamo che finisca presto, ma allo stesso tempo non vogliamo darci per vinti e siamo pronti ad organizzarci per realizzare qualcosa di nuovo. L’anno scorso abbiamo dato vita a VTalk – ne abbiamo parlato qui – quest’anno abbiamo già in serbo una diretta streaming per il Christmas party.
La parola fondamentale di quest’anno è adattamento.

Zakaria, come sono state le elezioni al tempo del Covid, come siete arrivati ai ragazzi?
Sono state elezioni particolari, non avendo potuto girare nelle classi tutta la propaganda è stata fatta online tramite la creazione di una pagina Instagram che abbiamo cercato di pubblicizzare il più possibile. Siamo consapevoli che questo non ci ha permesso di raggiungere tutti gli studenti però abbiamo comunque ricevuto dei voti e questo vuol dire che le nostre proposte sono state apprezzate. Noi sicuramente cercheremo di realizzare tutto ciò che abbiamo promesso, dalle assemblee ad una maggiore inclusione.

Il periodo che stiamo vivendo è oggettivamente complicato, da parte vostra c’è un’attenzione nei confronti dei sentimenti degli studenti? Riuscite a comunicare con loro?
In effetti le ore sono le stesse che facevamo a scuola ma il carico di lavoro è forse superiore rispetto a quando andavamo in presenza. Da parte nostra c’è completa disponibilità ad ascoltare gli studenti e le loro richieste per portarle ai professori e cercare una mediazione con loro. Siamo convinti che si debba tornare a scuola, non il prima possibile ma nelle condizioni più sicure possibili. La scuola con le giuste misure riesce a contenere il livello di contagio e a mantenere un alto il livello di sicurezza.
Ricordiamoci che le quinte quest’anno avranno una maturità normale e questo per loro è il secondo anno di DAD, certe cose non possono e non devono passare inosservate.

A proposito di quinte, avete pensato a qualcosa per l’orientamento? 
Fortunatamente sotto questo punto di vista la nostra scuola è molto organizzata. La professoressa Garbarino sta organizzando diversi progetti per l’orientamento come il progetto politecnico o il progetto bio-sanitarie tenuto dalla professoressa Pianta. Sicuramente a questi incontri seguirà la giornata dell’orientamento.

Cambiamo argomento, avete parlato di senso di appartenenza alla scuola, quali sono i vostri progetti in merito?
Ci siamo già attivati per realizzare un merchandising personalizzato per la nostra scuola, ma oltre a questo abbiamo in programma la realizzazione di alcune giornate a tema in concomitanza delle festività più importanti. L’anno scorso la festa di Natale è stato un piccolo momento di gioia e spensieratezza che ha interrotto la normale routine scolastica e ci ha fatto sentire parte di un’unica grande famiglia.

Parliamo di Vercelliadi, è sicuramente una delle iniziative che caratterizza la vostra scuola, cosa avete in programma?
Per le Vercelliadi di quest’anno vorremmo coinvolgere le quinte dell’anno scorso che non hanno potuto realizzarle, per loro a scuola ci sarà sempre posto e se vorranno tornare per questa giornata saranno i benvenuti. Abbiamo pensato che per quest’anno potessimo anche dedicare più tempo invece delle classiche tre ore, volevamo infatti realizzare qualcosa che riuscisse ad intrattenere anche i ragazzi delle altre classi oltre al tradizionale spettacolo delle quinte.

C’è qualcosa che vorreste dire agli studenti?
Sì, una cosa che speriamo abbiano capito tutti è il valore della scuola. Scuola non vuol dire solo studiare, è tornare a vedere i propri compagni, è crescere e conoscere sé stessi. Vorremmo che tutti avessero questa voglia di tornare tra i banchi. Noi come rappresentanti cercheremo di rendere la vita degli studenti meno monotona possibile, vogliamo lasciare un ricordo a questa scuola che negli anni ci ha dato tanto. Infine vogliamo dire agli studenti di fidarsi della scuola e delle istituzioni. E’ importante in un periodo come questo essere responsabili e per qualsiasi necessità noi siamo e saremo a disposizione per loro.


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