Classifica Qualità della vita del Sole 24 Ore: la provincia di Asti scende ancora

Nell'anno del Covid, Asti migliora in ricchezza, consumi e cultura; male per ambiente e giustizia

Nel 2020 continua la curva discendente della provincia astigiana nella classifica della Qualità della Vita stilata dal Sole 24 Ore. Se lo scorso anno si erano perse sei posizioni, quest’anno Asti ne perde altre 4 scendendo dal 66° al 70° posto.

In cima alla classifica si trova Bologna, che traina anche altre province dell’Emilia Romagna, di cui ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti, mentre la Lombardia perde posizioni anche a causa della pandemia.

La 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori ha posto infatti l’attenzione sulle conseguenze dell’emergenza sanitaria, dei lockdown e delle quarantene, cercando di raccontare come la pandemia da coronavirus abbia impattato in modo differente sui territori.

Per misurare l’emergenza sanitaria in corso è stato inserito tra i parametri l’indice dei casi Covid rilevati ogni mille abitanti: la diffusione dei contagi ha esercitato una pressione differente sui sistemi sanitari, sulle vite e sulla quotidianità delle persone.

La provincia di Asti nelle classifiche per area tematica

Invariate le aree tematiche di analisi. Nelle singole classifiche Asti si posiziona bene in “Ricchezza e consumi” salendo dal 42° al 15° posto, forte segnale che il tessuto economico, nonostante le grandi difficoltà dell’anno del Covid, ha retto molto più che in altre zone d’Italia. Risale anche in “Cultura e tempo libero” passando dal deludente 79° posto del 2019 al 49° del 2020. Anche per “Affari e lavoro” si è registrato un miglioramento anche se lieve dal 41° al 37° posto.

Meno bene in altre aree: Asti è infatti al 81° posto in “Ambiente e servizi” (era al 62° nel 2019);  64° in “Giustizia e sicurezza” (47° nel 2019 e addirittura 15ima nel 2018); In “Demografia e salute” risale di sei posizioni, ma rimane sempre verso il fondo della classifica (90° posto).

Infine per quanto riguarda il reddito disponibile pro capite all’anno si trova al 47° posto con 20.208,00 euro.

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