Castelnuovo Don Bosco, il racconto del professor Milano finalista al concorso Verba Volant

In ricordo dell’amico e collega Michele Amicarelli, docente storico dell’IIS Andriano

Maledette cimici e Murakami sulla spiaggia sono i titoli di due racconti, rispettivamente dei docenti dell’IIS Andriano Pino Milano e Giovanni Casalegno, con cui hanno partecipato all’ultima edizione del concorso letterario astigiano “Verba Volant”.

Nulla di nuovo per i due colleghi dell’istituto superiore di Castelnuovo Don Bosco, i quali contribuiscono spesso a questo genere di iniziative. Non è raro leggere i loro nomi nelle antologie di racconti delle case editrici torinesi e astigiane.

Questa volta, però, il racconto del prof. Milano, risultato tra i finalisti, ha avuto un intento importante e ben preciso: onorare la memoria del caro amico e collega Michele Amicarelli, docente dell’Andriano dal 1986 al 2018, a cui la scuola ha dedicato il laboratorio di elettrotecnica e la cui famiglia dona ogni anno una borsa di studio destinata allo studente più meritevole del corso elettrico.

LETTERA DELLA SCUOLA:
Se la nostra scuola fosse un’entità unica e si potessero fondere in una le voci di ogni persona che ha conosciuto e lavorato con Michele Amicarelli, se fosse possibile fargli recapitare una lettera ovunque egli si trovi, non potremmo che mandargli queste parole:

Caro Michele,
non ti chiediamo se stai bene, sappiamo che hai agognato questa pace in cui ora riposi. Gli ultimi tempi hai voluto e dovuto sopportare un dolore enorme e l’hai fatto in silenzio, come tuo solito, come è consuetudine degli uomini forti. Ma veniamo subito al dunque, che già immaginiamo la tua faccia di disappunto di fronte a certe melensaggini: questa volta Pino l’ha fatta grossa, ha mandato un racconto su di te a un prestigioso concorso letterario; sì, Miche’, hai capito bene, un racconto su di te.

Ora tutti sanno che ti bastava uno sguardo per rassicurare o rimproverare un alunno, quegli stessi alunni con gli occhi velati di tristezza alla notizia della tua malattia e ai quali, se fossi stato presente, avresti dato una sonora pacca sulla spalla, bofonchiando di smetterla di piagnucolare. Sanno quanto eri testardo e taciturno, quanto ci facessero divertire e riflettere i tuoi aforismi, alcuni epici, che non possiamo riportare in questa sede. Insomma, Pino ha voluto omaggiarti e noi sappiamo quanto la cosa ti avrebbe fatto arrabbiare se fossi stato ancora qui con noi, allora ti scriviamo questa lettera per avvisarti, in modo che tu possa organizzarti per ricambiarlo nel modo che si merita. Potresti, ad esempio, apparirgli per scherzo in sogno e avvisarlo che dopo 34 anni, la sua cattedra è stata cancellata e in cambio gliene è stata assegnata una speciale con le rotelle. Lui che oramai si era affezionato al suo bel posto fisso, vedrai come rosicherà. Gli passerà la voglia di scrivere racconti sugli altri senza chiedere il permesso.