Ad Asti sfratti in aumento: con il Covid19 l’emergenza abitativa si aggiunge a quella sanitaria

L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID19 ha creato una maggiore complessità sulla tematica della “Casa” e dell’emergenza abitativa, creando situazioni di nuove vulnerabilità che hanno prodotto un aumento delle morosità.

Da alcuni anni, grazie ai fondi regionali della morosità incolpevole, il Settore Politiche sociali ha potuto fronteggiare situazioni a rischio di sfratto erogando 608.750,00 che nel triennio 2018-2019-2020 hanno consentito di risolvere 70 casi attraverso contributi rivolti a proprietari e inquilini. Ad oggi i fondi disponibili per l’anno in corso sono terminati e si attende un nuovo rifinanziamento.

Ad Asti gli sfratti sono sempre in aumento e annualmente nelle graduatoria dell’emergenza abitativa finalizzata all’assegnazione di una casa popolare, si contano circa 30 nuclei familiari che a seguito a sfratto eseguito, non sono riusciti a reperire altre soluzioni alloggiative. Il Comune, in questi casi, garantisce soluzioni abitative temporanee come il dormitorio maschile e la Casa delle Donne e dei Bambini.
La misura del blocco degli sfratti, prorogata fino al 31 dicembre 2020, ha permesso di evitare durante il lock-down il generarsi di situazioni di conclamata emergenza, dando la possibilità di valutare i casi in carico e di reperire soluzioni adeguate. I servizi sociali si stanno preparando a fronteggiare l’intensità e complessità dell’emergenza che si verificherà nel momento in cui terminerà il blocco, anche attraverso la ripresa della collaborazione con gli Ufficiali Giudiziari e la Cancelleria del Tribunale per venire a conoscenza delle entità e del numero dei procedimenti giudiziari con prospettive esecutive a carico di nuclei in disagio economico-sociale.

Per riconoscere lo sforzo sostenuto da famiglie a basso reddito che pur avendo difficoltà a sostenere i costi della casa hanno comunque pagato regolarmente i canoni, la Regione Piemonte ha riattivato la misura del Sostegno della Locazione, che per alcuni anni era stata sospesa. Il bando pubblicato dal Comune nel mese di settembre scorso ha raccolto oltre 550 domande inoltrate da famiglie astigiane che nel corso dell’anno 2019/20 hanno regolarmente pagato l’affitto e che si attendono un parziale rimborso.

“Senza voler usare toni allarmistici, c’è forte preoccupazione per una futura stagione di sfratti – dichiarano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessora Mariangela Cotto – ma l’attenzione dell’Amministrazione sul tema è molta alta e i servizi sociali da sempre attivi sulla problematica, si stanno ulteriormente attivando per individuare strategie di contenimento monitorando eventuali nuove erogazioni di contributi”.