Piemonte, #Lamiadoppiafaccia è la campagna fotografica del Consiglio regionale per la Giornata contro la violenza sulle donne

Si chiama “La mia doppia faccia” la campagna fotografica ideata e organizzata dal Consiglio regionale in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a cui hanno aderito diversi artisti uomini piemontesi , a testimonianza del fatto che per aiutare le donne vittime di violenza, bisogna prima occuparsi degli uomini violenti: riconoscendoli e fermandoli.
Il messaggio istituzionale di quest’anno è infatti un avvertimento degli uomini stessi a tutte le donne, a guardare con attenzione chi si frequenta, chi si ha accanto, un invito ad osservare i piccoli gesti, il linguaggio, le intenzioni. Un appello a cogliere segnali inequivocabili di violenze che possono mettere a rischio la salute, i sentimenti, e in qualche caso anche la vita.
Un doppio scatto fotografico per rappresentare i cambi di personalità e le numerose sfaccettature di abusi psicologici, fisici, economici e sessuali. Tra i testimonial noti che hanno prestato il loro volto alla campagna si sensibilizzazione, l’attore Fabio Troiano, il comico e conduttore televisivo Beppe Braida, l’attore e illusionista Marco Berry, i comici Marco e Mauro e i musicisti della band piemontese Bandacadabra.

“Rispondere alla violenza contro le donne è un dovere civile, un obbligo etico a cui anche le istituzioni devono rispondere – dichiara il presidente del Consiglio Stefano Allasia – Negli ultimi anni i progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne sono stati significativi, ma molto rimane ancora da fare. Molto spesso le donne hanno la possibilità di rendersi conto, da alcuni segnali inequivocabili, dei rischi che possono correre con un certo tipo di uomini. Riconoscere la violenza – continua Allasia – vuol dire saper distinguere i gesti di amore e affetto da quelli violenti, vuol dire riconoscere a se stesse di essere incappate in una relazione violenta. Dobbiamo quindi continuare a tenere gli occhi aperti su questo fenomeno intervenendo attivamente, e segnalando casi di sospetta violenza alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, ne va del futuro benessere delle nuove generazioni e dell’equilibrio della nostra società”.

“La violenza di genere va condannata e combattuta senza riserve. Occorre respingere le suggestioni di una cultura che ha costruito su una diversità biologica una gerarchia di genere. In questo senso, la Polizia di Stato – puntualizza il Questore di Torino, Giuseppe De Matteis – affianca alle attività della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine un punto di ascolto avanzato, tramite un Camper che viene collocato nelle piazze e nei mercati delle zone più popolose delle città. In questi luoghi, dove si svolge la vita quotidiana della gente, è possibile incontrare un’equipe multi disciplinare per ottenere informazioni e segnalare episodi di violenza o maltrattamenti. Sono momenti di prevenzione importanti per promuovere una cultura basata sul rispetto e sull’uguaglianza come elemento chiave per il contrasto alla violenza di genere.”