Pd Asti: “Il nuovo collegamento sud-ovest è un’opera strategica e prioritaria per Asti”

Riceviamo e pubblichiamo.


“Lo abbiamo detto in più occasioni e lo confermiamo con convinzione: il nuovo collegamento sud-ovest è un’opera strategica e prioritaria per Asti.

Siamo ben consci che si tratti di un’opera complessa (e così anticipiamo una prevedibile opposizione del nostro Sindaco), ma non possiamo non sorprenderci che, ora che si sblocca il completamento della Autostrada Asti Cuneo senza comprendere la bretella di collegamento Sud Ovest della città, chi amministra il nostro territorio si mostri  disorientato e sorpreso: il Presidente della Provincia ne sollecita genericamente  la realizzazione, il deputato Giaccone in prima istanza si dice sorpreso di non essere stato coinvolto , per poi assicurare che anche lui solleciterà il Ministero dei trasporti (evidenziamo sommessamente come in Commissione trasporti figurino 9 suoi compagni di partito), la Regione risponde con il silenzio del suo assessore ai Trasporti astigiano. Che azioni hanno intrapreso in tutti questi anni?

Ma, come spesso accaduto in questi anni, a distinguersi è ancora una volta il nostro Sindaco Rasero, il quale è uscito sui media locali affermando che l’opera non compare a causa delle Amministrazioni precedenti.

Le sua dichiarazioni suonano ormai come un disco rotto; parole che servono solo a nascondere l’inconcludenza della sua Amministrazione. Sarebbe bene che, prima di lanciare accuse si andasse a rivedere tutti gli atti compiuti durante l’Amministrazione Brignolo  relativi al collegamento Sud Ovest:  troverebbe, per esempio, un verbale della riunione tenutasi presso il Ministero nel gennaio del 2014, presente l’allora sindaco di Asti  nel quale si legge il parere favorevole dello stesso ad una modifica del progetto originario (per andare incontro ai pareri del Ministero dell’ambiente che aveva giudicato il tracciato precedente troppo impattante) in uno più “leggero” e con l’impegno della Concessionaria a predisporre due soluzioni progettuali di fattibilità.
Successivamente, nell’ottobre del 2015, sempre a seguito dell’intervento del Sindaco, il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti ordinava alla concessionaria di predisporre uno studio di fattibilità del nuovo tracciato.
Suggeriamo, dunque, a Rasero di informare, prima il Consiglio Comunale e poi gli astigiani, su quali siano gli atti concreti da lui compiuti da allora; se abbia seguito la predisposizione di un progetto alternativo; se lo abbia condiviso  con la cittadinanza, con la Provincia e con la Regione; se questa eventuale  alternativa progettuale sia mai stata presentata in Conferenza dei servizi.
Aspettiamo delle risposte concrete e circostanziate, non possiamo ancora una volta lasciare che le urla di propaganda servano a nascondere le inerzie di chi è chiamato ad amministrare la nostra città ed a scaricare ad altri le sue  oggettive responsabilità.
In ultimo, parlando di opere strategiche, chiediamo a Rasero ed alla sua Giunta  di essere aggiornati sullo stato del Nuovo Palazzetto dello Sport e del Progetto Vino e cultura, che la precedente Amministrazione gli ha lasciato in eredità e di cui, a distanza di tre anni, non si è più sentito parlare.”

Partito Democratico Asti
Gruppo Consiliare Pd Asti