I Club di servizio astigiani dicono no alla perdita del Centro Nazionale di Studi Alfieriani

Riceviamo e pubblichiamo.


Nel febbraio 1797, sei anni prima di morire, Vittorio Alfieri, facendo riferimento alla sua biblioteca fiorentina e ai molti suoi libri dispersi a Parigi durante la rivoluzione francese, scrisse all’amico astigiano Francesco Morelli conte di Aramengo: “Confesso che mi dispiacerebbe moltissimo che si dovessero disperdere un’altra volta…La mia intenzione è adunque di farne un lascito alla nostra città in testimonio del mio affetto per quel dolce terren ch’io toccai pria…”.
Il conte Morelli, sentite le autorità locali, gli rispose il mese successivo che la municipalità astigiana sarebbe stata lieta di ricevere i suoi libri.
Quindi, nel mese di aprile 1797, Alfieri scrisse il celebre sonetto in cui, rivolgendosi ad “Asti, antiqua città”, preannunciava che le avrebbe lasciato “la dottrinal mia fromba“, cioè, oltre ai libri, anche le proprie carte, precisando: “Né in dono già, ma in filial tributo / Spero accetto terrai quest’util pegno / D’uom, che tuo cittadin s’è ognor tenuto”.

È noto che non tutti i libri e le carte di Alfieri sono custoditi ad Asti dalla Fondazione Centro Nazionale di Studi Alfieriani, ma è chiaro quale fosse la volontà del Poeta.
A fronte di tale precisa volontà, quali club di servizio astigiani, ci sentiamo impegnati in prima persona ad operare affinché la paventata soppressione della Fondazione Centro Nazionale di Studi Alfieriani, che rappresenterebbe una offesa ad Alfieri e uno smacco alla città di Asti, e rischierebbe di far perdere alla città le carte e i libri del Trageda, sia scongiurata.
Grazie al Centro Nazionale di Studi Alfieriani, la città ha ospitato negli anni insegnanti e studenti provenienti da tutto il mondo per lo studio delle carte alfieriane.

I Club di servizio astigiani hanno da sempre supportato con service la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio alfieriano.
Ci rendiamo ancora una volta disponibili a programmare e finanziare, d’intesa con le istituzioni astigiane e con la stessa Fondazione Centro Nazionale di Studi Alfieriani, iniziative che permettano a quest’ultima di continuare a vivere e a diffondere in Italia e nel mondo le idee e le opere di Vittorio Alfieri, continuando così ad onorare, con la sua azione, la nostra città e la memoria del nostro più illustre concittadino.

F.to: i presidenti dei Club di servizio astigiani:
Amitiè sans Frontieres Club Asti – Alessandra Bonanni
InnerWheel Club Asti – Augusta Mazzarolli
Lions Club Asti Host – Massimo Cellino
Lions Club Asti Alfieri – Walter Valente
Panathlon Club Asti – Mauro Gandolfo
Rotary Club Asti – Marco Stobbione
Rotaract Club Asti – Alessandro Besio
Soroptimist Club Asti – Maria Bagnadentro
Zonta Club Asti – Teresa Vallana