FENEALUIL Piemonte area Asti: “Il settore edile astigiano cerca di risollevarsi dopo l’uragano pandemico COVID 19”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di FENEALUIL PIEMONTE area ASTI


Il settore edile astigiano cerca di risollevarsi dopo l’uragano pandemico COVID 19, dichiara il responsabile FENEALUIL PIEMONTE area ASTI, Calogero Palumbo.
E’ stato un anno edile (ottobre 2019-settembre 2020) difficile e particolare, era cominciato con ottime prospettive perché da ottobre a febbraio si era rilevato un incremento sui dati cassa edile della massa salari, a gennaio 2020 la massa salari denunciata aveva avuto un incremento sullo stesso periodo dell’anno precedente pari a + 10,29% ed a febbraio era salita del 12,19% .
Poi il settore produttivo italiano è stato travolto dalla pandemia e tra questi anche il settore edile, a marzo molti lavoratori sono stati collocati in Cassa Integrazione Ordinaria per Covid e la massa salari rispetto all’anno precedente è crollata del -45,12% (981.748 – 1.778.851) creando un disagio sociale enorme sia per gli imprenditori che per i lavoratori.
Lavoratori che sono rimasti per molti mesi senza nessuna entrata economica in quanto il numero di imprese che hanno anticipato la CIGO alle loro maestranze non ha raggiunto nemmeno il 10% del totale delle imprese.

I mesi successivi sono stati ancora più difficili con il lockdown del settore che ha portato il dato peggiore dell’anno ad Aprile –81,89% di massa salari (1.592.151 – 1.867.075) in quanto potevano lavorare solo le imprese stradali e quelle che lavoravano per le ferrovie, a Maggio il calo è stato pari a -22,18 % (1.592.151 – 2.046.033).
A giugno il settore ha ricominciato a marciare tra molteplici difficoltà, è stato istituito il Comitato Protocolli Covid presso l’Ente Bilaterale Cassa Edile e Ente Unico Formazione e Sicurezza per andare incontro alle imprese nella ripresa del lavoro.
Nonostante il settore si sia rimesso in moto a Giugno si è segnato ancora un decremento pari a -3,20% di massa salari, il settore ha sfruttato la stagione estiva e la voglia di recuperare il tempo perso.
Purtroppo a luglio il dato è ancora negativo (-3,20) e finalmente ad agosto si è tornai al segno positivo (+13,97) .
Nel mese di agosto molti lavoratori hanno rinunciato alle ferie per rimanere sui cantieri.
A settembre il settore ha avuto un ulteriore incremento pari a +3,57 sui numeri dell’anno precedente .

Tutto ciò ha portato un anno edile in sofferenza su quasi tutti i dati certificati dall’Ente Bilaterale , quindi nella differenza relativa a 12 mesi che vanno da ottobre 2019 a settembre 2020 rispetto allo stesso periodo ottobre 2018 – settembre 2019 sono i seguenti : imprese -2,33% (406 – 415) , operai versanti -0,22% (1519 – 1522), totale massa salari, che è il vero indicatore del settore -11,33% (18.842.000 – 21.249.000) e totale ore lavorate -11,93% (1.771.385 – 2.011.256).
Conclude Calogero Palumbo dichiarando che purtroppo i dati relativi a ottobre confermano che il settore fa fatica a risollevarsi e questo nuovo semi-lockdown sta creando ancora notevoli disagi.
In Piemonte la situazione non è migliore, dichiara il Segretario Generale FENEAL UIL PIEMONTE Giuseppe Manta , rispetto all’anno precedente la massa salari in Piemonte è diminuita del 10,07 % (358.560.000 – 398.730.000) , le ore lavorate sono diminuite del 10,81% (32.161.578 – 36.059.380) , il numero di lavoratori versanti è rimasto stabile (28552 – 28517) ed il numero imprese è diminuito del 3,57% (5.932 – 6.152) .

Il territorio con la perdita maggiore sia in massa salari che in ore lavorate risulta Novara, -12,57% (massa salari) – 13,47% (ore lavorate) mentre ha attutito parzialmente il colpo Alessandria . I dati del calo massa salari per ogni provincia sono i seguenti : Alessandria -5,87%, Biella -8,92%, Asti -11,33, Torino -11,05, Verbania -7,94 ,Vercelli -11,18 e Cuneo -10,31.
Nel periodo però la contrattazione nel settore non si è fermata, infatti sono stati portati a termine numerosi accordi tra le parti, con riferimento soprattutto a SANEDIL , cioè l’integrazione sanitaria per i lavoratori edili con numerose prestazioni da richiedere presso la Cassa Edile tramite le Organizzazioni Sindacali che vanno a sostituire le vecchie prestazioni Cassa Edile, è un accordo importante perché unifica tutte le prestazioni in Italia a partire da Aosta sino a Ragusa.

Conclude Giuseppe Manta , segnalando che altri importanti accordi sono il Fondo Prepensionamento Lavoratori Edili ed il Fondo Incentivo Occupazione sempre da richiedere presso gli Enti Bilaterali , sperando che possano permettere ai lavoratori anziani di poter accedere alla pensione ed ai giovani di poter entrare nel settore che è diventato uno dei più specializzati.
Nel frattempo siamo sempre pronti a vigilare per il rispetto delle regole sia contrattuali che sulla sicurezza.