Fa tappa alla Torre di Barbaresco la mostra “Secondo sguardo: Asti, Monferrato e Langhe da Secondo Pia ad oggi”

A Barbaresco, mercoledì 28 ottobre è stata aperta alla presenza del vice sindaco di Barbaresco Alberto Bianco, del presidente Marco Goria e del segretario Generale della Fondazione Giovanni Goria Carlo Cerrato la mostra “Secondo Sguardo-Asti, Monferrato e Langhe, da Secondo Pia ad oggi”. Un evento particolare, senza pubblico, nel rispetto delle regole, con l’intento di continuare, nel limite del possibile, a far conoscere progetti e  attività della Fondazione.

La mostra itinerante ora esposta nella Torre di Barbaresco è nata dai materiali prodotti nell’ambito del progetto della Fondazione Giovanni Goria ‘Un secolo di modificazione del paesaggio e del territorio vitivinicolo del Monferrato Astigiano’, realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
Accolta con grande interesse e entusiasmo durante la sua apertura nel febbraio 2019 nell’ex Chiesa del Gesù di Asti, parte integrante dal Parco Paleontologico Astigiano, e poi presso la Sala del Consiglio del Comune di Frinco, all’ombra del suo antico castello, la mostra è composta da due sezioni diverse che hanno come filo conduttore il nostro territorio.

Qui, nell’antica Torre del Comune di Barbaresco, protagoniste principali saranno le immagini della sezione ‘Secondo sguardo – Asti, Monferrato e Langhe da Secondo Pia ad oggi’.
Il fotografo Franco Rabino, partendo dallo studio del lavoro dell’astigiano Secondo Pia, di professione avvocato ma fotografo per passione, conosciuto ai più per aver impresso per primo l’immagine della Sindone durante l’ostensione del 1898, ha individuato una serie di immagini, concesse dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, caratterizzanti del territorio e delle architetture dei paesi tra Langhe e Monferrato. Nell’arco di oltre due anni si è recato nello stesso luogo, cercando, dove possibile, la stessa angolazione, la stessa inquadratura e la stessa luce.

Focus principale della mostra è l’immagine di Barbaresco e della sua Torre scattata da Secondo Pia il 22 settembre 1910, oggi custodita nella Collezione del Museo Nazionale del Cinema di Torino, riprodotta nel 2018 dal fotografo Franco Rabino. Negli appunti autografi di Secondo Pia si legge: “Barbaresco. In origine Barbarica Silva: fu dei Marchesi di Monferrato, i quali ne fecero dono al monastero della Fruttuaria a S.Benigno Canavese, confermato poi nel 1014 dall’imperatore Enrico II a favore dell’abate Guglielmo. Nel 1222 si diede agli astigiani. Dopo la pace di Cherasco passò ai Conti di Savoia e fu dato in feudo al nobile albese Ottavio Belli. La torre vuolsi sia opera romana. Il castello fu rimodernato”.

La mostra è visitabile, tutti i giorni, fino al 28 novembre, dalle 10 alle 18, nel rispetto dei protocolli Covid-19.
Per info: segreteria@fondazionegoria.it – info@torredibarbaresco.it – 3339040135